Per la prima volta in edizione cartacea per la casa editrice de La nave di Teseo, Riccardo Bruni ci propone una storia che in questi due anni, dalla sua prima pubblicazione digitalizzata presso Amazon Publishing, ha riscosso il sostegno di tantissimi lettori.

Al finire dell’estate, nel bosco di un paesino sulla costa tirrenica, viene ritrovato il corpo di Alice seminudo e insanguinato. Tutti gli abitanti vengono scossi da un avvenimento così inaspettato e improbabile, soprattutto il fidanzato di Alice, Enrico, suo fratello Sandro e tutti i suoi amici. Il caso, però, viene subito chiuso accusando di omicidio il Marcio, un uomo mentalmente disturbato che in un’occasione aveva molestato la ragazza. Nessuno, però, sa cosa sia accaduto veramente; il Marcio non ha avuto nemmeno la possibilità di spiegarsi, perché una volta scoperto il corpo, il padre di
Alice è corso nella sua baracca e gli ha staccato la testa. L’uomo finì in prigione e il paese tornò alla sua tranquillità senza riparlare mai più di quella notte.
A riportare tensione tra gli abitanti è Enrico con il suo ritorno dopo 10 anni di assenza. Infatti, dopo l’accaduto, il ragazzo era fuggito sotto shock, tornando nella propria casa a Roma.
Ciò che inizia a dargli dei sospetti su quella notte, sono dei messaggi di Alice ritrovati sul suo vecchio telefono e ricevuti dopo la sua morte; «Credevo volessi sapere e invece hai preferito dimenticare», è il primo messaggio. Comincia così la sua ricerca di verità, sotto lo sguardo di Alice che sembra non avere mai lasciato né lui, né il paese.

La trama, assolutamente avvincente, procede su due binari: il primo filone è dedicato ad Alice e alla sua storia, difficile, toccante, che parla di amore e di amicizia. Impossibile non rimanere coinvolti anche emotivamente nella narrazione, nel vivido film proiettato nella mente del lettore mentre ne legge le vicissitudini. Il secondo tema parla di Enrico, delle conseguenze della sua visita e della sua indagine personale; è una parte ricca di azione e di colpi di scena.
La narrazione passa da un ritmo lento a uno frenetico, cosparso di segreti e insabbiamenti che minacciano di non scoprire mai cos’è realmente accaduto quella fatidica notte.
Il personaggio principale, Enrico, risulta più intraprendente e coraggioso mettendo in discussione il passato e le sue vecchie amicizie. Personaggi di spessore, ben descritti e resi vivi dalla penna dello scrittore.
Questa storia intricata e dal finale inaspettato viene raccontata da una scrittura fluida e scorrevole che accompagna in queste pagine ricche di sfumature diverse. Bruni guida il lettore all’interno della psicologia dei personaggi, facendolo sentir parte dell’atmosfera immutata del paese che da quella tragedia non si è mai ripreso.
Per chi ama indagare le motivazioni profonde dietro l’agire delle persone e gli intrighi, un libro che spinge ad andare oltre le apparenze, per raggiungere sottopelle l’anima di questo romanzo.

Recensione di Michela Burattini

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La notte delle falene
  • Bruni, Riccardo (Autore)

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