La forma del buio – Mirko Zilahy
Dopo il successo di È così che si uccide, Longanesi non perde tempo e ci offre La forma del buio, secondo volume che Mirko Zilahy incentra sul suo protagonista, il commissario Enrico Mancini di Roma, tanto riluttante ad affrontare il serial killer di turno quanto poi abile nell’immedesimarsi con il mostro e riuscire quindi a scovarne le tracce.
Uno dei migliori profiler della narrativa di genere italiana, Mancini è figura torturata sia dal passato e dai suoi traumi che da un presente che lo obbliga a confrontarsi con i più letali assassini in circolazione, in un gioco di gatto e topo che lo sta logorando oltre ogni misura.
E se in È così che si uccide avevamo già avuto un assaggio di quel Male che Mancini cerca allo stesso tempo di evitare e combattere, ne La forma del buio quello stesso Male avrà metodi ancora più aggressivi e letali e assumerà le affascinanti, e in questo caso anche morbose, forme della mitologia.
Roma è terrorizzata da un feroce serial killer che sembra letteralmente capace di dare forma al buio. Non contento di assassinare le sue vittime in modo spietato, questo assassino cerca poi di mettere i corpi in posa per assecondare le visioni che disturbano la sua mente. Ecco quindi che i corpi trasfigurano in impossibili creature mitologiche.
I pochi indizi lasciati dal mostro sono di difficile interpretazione e ora più che mai la Città Eterna ha bisogno di un esperto in gamba, che riesca ad analizzare le scene dei crimini individuando le possibili piste che possono portare alla cattura del colpevole, ribattezzato ormai come “Lo Scultore”.
Purtroppo il miglior profiler di Roma, il commissario Enrico Mancini, sta attraversando un periodo di profonda crisi e non sembra essere più l’uomo brillante e deciso di un tempo. La sua squadra cerca di stimolarlo ma in definitiva non sa come aiutarlo a riemergere dall’abisso nel quale è sprofondato.
Nel frattempo Lo Scultore imperversa nella Capitale e lascia traccia dei suoi terrificanti “lavori” in giro per Roma, dalla Casina delle Civette a Villa Torlonia, dal vecchio Giardino zoologico all’intrico della rete fognaria capitolina. Nonostante i suoi problemi personali, Mancini è costretto a tornare in servizio e dovrà fare appello a ogni energia rimasta per far fronte alla sfida più angosciante e letale della sua carriera, un duello che rischia di mettere a repentaglio anche la sua vita.
La forma del buio è il secondo titolo del ciclo dedicato al commissario Mancini: il precedente È così che si uccide, esordio letterario di Mirko Zilahy dopo alcuni anni passati fra insegnamento, cura editoriale per Minimum Fax e traduzione di romanzi importanti quali Il Cardellino, è entrato nelle nostre classifiche riguardanti i thriller più cercati del 2016 e i migliori romanzi del 2016.
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