Dopo avervi parlato entusiasticamente, appena qualche mese fa, di L’angelo e la vergine, secondo capitolo della saga “Bastarde di Francia“, mi ero ripromessa di recuperare il primo volume. Così eccomi qua, cari avventori del Thriller Café, a parlarvi di La figlia del cardinale (Piemme 2021), primo capitolo di quest’appassionante saga storica scritta da Alessandra Giovanile e Virna Mejetta.

Tutto comincia nel 1629 quando due moschettieri della guardia reale vengono inviati alla tenuta di Meaux per prelevare la giovane padrona, Mademoiselle Madeleine Pidoux, e scortarla a Parigi. La giovane, ribelle ed anticonformista, è la nipote del cardinale Richelieu, l’uomo più potente di Francia, anche più del re. È stato lui a brigare per volgere a favor suo e della politica reale un’aggressione subita da Madeleine un anno prima per mano di Vittorio Amedeo, duca di Savoia: la ragazza sarà inviata a Torino per divenire la favorita del duca e sancire la pace tra fazioni politiche distanti. Ma nessuno ha fatto i conti con Madeleine, il suo coraggio, la cultura, persino la sua avventatezza che le impedisce di rassegnarsi passivamente ad un destino che non ha scelto e non vuole… specialmente dopo l’incontro con un moschettiere che le ruberà il cuore. Il destino di Madeleine si incrocia, poi, con quello di un’altra giovane ribelle, Cécile de la Baume, che tutti credono morta… ma sarà poi così?

Per chi abbia improvvidamente letto il secondo volume prima del primo, questa lettura risulta da un lato superflua perché si conosce l’epilogo di molte vicende, ma dall’altro chiarificatrice perché getta luce su punti della storia solo accennati nel romanzo successivo. Devo ammettere, tuttavia, che ho trovato questo primo volume leggermente più lento e meno oscuro, sebbene gli stravolgimenti e i giochi di potere si percepiscano striscianti ad ogni pagina. Rispetto al volume successivo, qui prevale il sentimento, l’amore ancora domina sull’intrigo e la tensione è ancora tenuta a bada dai rischi contenuti. C’è, poi, un disequilibrio, con la preponderanza della pur bellissima storia di Madeleine a scapito di quella di Cécile che invece sarà approfondita in seguito. Per questi motivi ho preferito di più il secondo volume, ma è comunque una sottigliezza ascrivibile più al gusto personale che ad altro. Resta il fatto che si tratta, in generale, di una bellissima saga storica ambientata in Francia nella prima metà del Seicento, con amori, guerre, faide, diatribe, passioni intrighi. La consiglio fortemente a chi ami le spy stories, ma con quel tocco femminile e sentimentale preponderante.

Le autrici, Alessandra Giovanile e Virna Mejetta, si sono conosciute sul web, mentre entrambe stavano scrivendo una loro storia ambientata negli anni ’30 del Seicento. Da questa conoscenza è nato il primo capitolo della saga, “La figlia del Cardinale“, in cui conosciamo Cécile e Madeleine e che ha avuto un grande successo di pubblico, tanto da portare, nel 2023, all’uscita del secondo volume, L’angelo della vergine.

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Bastarde di Francia: La figlia del cardinale
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Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

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