Jim NisbetSiamo liete di dare il benvenuto su Thriller cafè a Jim Nisbet, autore di Cattive abitudini la sua ultima fatica letteraria dopo Iniezione letale, edita da Fanucci. Jim vive a San Francisco, una delle città più popolose degli Stati Uniti, dove tra i suoi sali e scendi, i numerosi taxi e la vivacità culturale sembra districarsi amabilmente in quelle che sono le attitudini di un artista eclettico.

[D]: Benvenuto!
[R]: E’ fantastico essere virtualmente qui.

[D]: Ci vuole spiegare Jim come è nata l’idea del romanzo “Cattive Abitudini”?
[R]: No.

[D]: Ops! Forse abbiamo fatto una domanda troppo indiscreta… ci riproviamo… allora ci vuole spiegare chi è Rolf Banerjhee, il protagonista della storia?
[R]: E’ il protagonista di Cattive abitudini appunto, un uomo come tanti con un matrimonio saldo alle spalle e tante cose da fare nonostante la sua disoccupazione, la maggior parte delle persone che vanno ogni giorno a lavoro si devono sentir dire cosa fare. Lui non è uno di loro. Ha diversi interessi che vanno dall’astronomia alla chimica. Alcuni, come il suo vicino di casa, sono anche felici nel non fare assolutamente nulla tutta la giornata ma Banerjhee è l’opposto. Ho voluto descrivere la sua diversità.

[D]: Non crede che alcuni aspetti negativi dell’esistenza meritino di essere esplorati con positività?
[R]: Certo che sì, è ciò che faccio.

[D]: E’ l’aspetto più importante della scrittura?
[R]: E’ la libertà e la responsabilità che deriva da essa. Suppongo siano questi due gli elementi più importanti.

[D]: Quale lavoro le ha dato maggiore soddisfazione?
[R]: Praticamente tutto quello che ho scritto e ogni strada che ho percorso, sia prima che dopo aver abbandonato la narrativa poliziesca.

[D]: Cosa le piace e non piace del cinema? Della televisione? E nell’editoria?
[R]: Vado raramente al cinema. Non possiedo un televisore. A parte le mie responsabilità professionale, presto poca attenzione alle pubblicazioni. Tutto per la stessa ragione, cioè il 95% dei film, della televisione e delle pubblicazioni sono una stronzata, e non spreco il mio tempo nella speranza di trovare qualcosa di buono. Se c’è qualcosa di buono, sarà ancora in giro quando avrò finito di fare tutte le altre cose e gli presterò attenzione solo allora. Oppure, se ho trascurato qualcosa, qualcuno sveglio che fa attenzione a queste cose come voi e i vostri lettori, forse, mi consiglierà a questo proposito. Non fraintendetemi, ho letto molti libri, e uno o due giornali al giorno. E sono sposato con un’artista. Ecco perché ho una vita molto interessante – sono sempre sul punto di perdere la mia casa, per esempio – così ho sempre da fare. In più, ritengo che la maggior parte dei “media”, e metto in mezzo anche internet, facciano solo “intrattenimento” e come dice la scrittrice americana Cythia Osik, “Francamente, io non mi faccio intrattenere dall’intrattenimento”.

[D]: Accettiamo questa sua opinione ovviamente e saremmo pronte a darle eventualmente qualche suggerimento ma… Guardando indietro nella sua carriera, c’è qualcosa che farebbe diversamente?
[R]: No.

[D]: Quali sono stati secondo lei i punti salienti della sua carriera fino ad ora?
[R]: Sono ancora vivo.

[D]: Vorrà dire allora che questa domanda la porremmo ai posteri… andiamo avanti… C’è stato un soggetto su cui avrebbe desiderato scrivere, ma non è stato in grado di farlo?
[R]: Ci sono metodi, temi, approcci stilistici che mi interessano molto e che non ho ancora avuto la possibilità di esternare, e in realtà non ho ancora capito come fare per riuscirci. Ma non mi piace discutere di questo, credo che la prova è nella realizzazione di ciò che si fa, ed è data ovviamente anche dal lettore. Tuttavia… A questo proposito, l’anno scorso ho scritto un romanzo intitolato “Old & Cold”, che molto probabilmente uscirà negli Stati Uniti la prossima primavera. In questo caso ho tirato fuori un approccio narrativo pensato nel tempo. Se e quando questo libro uscirà in italiano, fatemi sapere cosa ne pensate.

[D]: Non mancheremo di farle sapere la nostra opinione magari proprio al banco del Thriller Café. Si sta dedicando ad altri progetti attualmente?
[R]: Al momento sto correggendo il romanzo chiamato “A moment of doubt”, che è quello che dovrebbe uscire negli Stati Uniti questo autunno. E poi sono circa a metà di una traduzione di “Les Fleurs du Mal” di Charles Baudelaire, sto cercando un editore per questo lavoro forse esoterico, ma comunque affascinante e vitale. (Per un assaggio di queste traduzioni potete visitare questo indirizzo) Questo libro, tra l’altro, sarà probabilmente progettato da mia moglie, Carol Collier. Carol ha realizzato qualcosa come cinque delle mie copertine, per vari editori e questa volta, per Baudelaire, può arrivare a fare l’intero pacchetto. Ci divertiamo un sacco a fare libri insieme.
E poi mi aspetto l’uscita di “Old &Cold” che come ho già detto dovrebbe essere per la prossima primavera.

[D]: Quindi ci sembra di capire che oltre ad essere molto impegnato le piace anche la poesia?
[R]: Ho tradotto circa settantacinque poesie di Baudelaire e, sì, mi piace il libro “Les fleurs du mal”. C’è qualcosa che mi lega a Baudelaire. E’ un vero onore poter passare tanto tempo con questo grande poeta.
Ho un amico che ha speso un sacco di tempo per suonare per le strade di Parigi con la sua chitarra, e anche se è americano, parla correttamente il francese con un meraviglioso accento. Facciamo una presentazione bilingue di una selezione di Baudelaire (e una di Verlaine) nei bar o nei caffè, anche in location più formali, come le chiese, insomma in qualunque luogo in cui le persone ci chiedono di esibirci e con nostra gioia la gente ama il risultato. Mi piace fare le letture in ogni caso, se il vostro lavoro volerà in un bar, volerà ovunque. Baudelaire è un poeta straordinario.

[D]: Bene, siamo arrivati alla conclusione, vorremmo ringraziarla signor Nisbet per aver condiviso il suo tempo e talento con Thriller cafè anche se non è stato facile porle domande che la stimolassero. E ‘stato un vero piacere.
[R]: Ehi, grazie a voi per avermelo chiesto.

Articolo protocollato da Arianna e Selena Mannella

Arianna e Selena Mannella Collaborano al magazine Albatros per il quale intervistano personaggi del jet set nazionale e internazionale e con Thriller Magazine, nel quale curano la rubrica “Ordinaria Follia”. Sono addette stampa e editor.

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