Implacabile - Lee Child

Oggi, agli avventori del Thriller Cafè che ancora non lo sanno, comunichiamo che è in libreria da qualche settimana una nuova avventura di Jack Reacher, il personaggio creato da Lee Child nel 1997. Esce infatti per i tipi di Longanesi, il romanzo “Implacabile”, scritto nel 2019 dall’autore britannico (il titolo originale è “Blue Moon”), ventiquattresimo della serie, con la traduzione di Ernesto Fanfani.

Jack Reacher non ha bisogno di molte presentazioni. Ha vinto premi e puntualmente scalato le classifiche di vendita in tutto il mondo, ha visto anche trasposizioni cinematografiche e si prepara per lui una serie che sarà distribuita da Amazon Prime. Per quei pochi che non lo sapessero, si tratta di un eroe solitario che si muove attraverso gli Stati Uniti alla stregua di un “cavaliere errante”, alla ricerca di soggetti che abbiano bisogno del suo aiuto. Lui, già agente della polizia militare, esperto di combattimento e di azioni di guerra, grande conoscitore del crimine che avversa con ogni sua forza, non disdegna di prestare soccorso ai più deboli e di ristabilire la giustizia là dove soprusi e nefandezze la fanno da padrone.

In questo specifico romanzo, Reacher si adopera per far sì che una coppia di anziani coniugi possa curare la figlia gravemente malata. Le assicurazioni, senza le quali negli Stati Uniti non esistono cure valide accessibili, hanno infatti ridotto i signori Shevick sul lastrico, costringendoli a mettersi nelle mani degli strozzini della criminalità organizzata. Sarà grazie alla sua capacità di individuare alleati tra le persone normali, che Reacher riuscirà ad affrontare la situazione. Oltre che ovviamente alla sua smisurata abilità nella lotta corpo a corpo e nel pianificare una strategia di attacco nei confronti del nemico.

L’ambientazione è quella di una grande città non meglio definita (non compaiono riferimenti espliciti che permettano di localizzare esattamente la città), nella quale il crimine organizzato la fa da padrone, corrompendo funzionari e poliziotti e assoggettando alle proprie logiche tutte le attività economiche. Una città dove regna il degrado, sono diffuse droga e alcolismo e nella quale, come si evince più volte nel corso del racconto, le persone “normali” vivono una condizione modesta. Le descrizioni sono quelle classiche di Child, da briefing militare e da piano di battaglia. Poco inclini all’approfondimento della dimensione psicologica e all’affresco sociale. Tutto dedicato all’azione e al dispiegamento della logistica dell’attacco, le quali risaltano ancora di più se il luogo non è precisamente connotato.

Ne deriva una sorta di quadro fumettistico, che in un certo senso conferisce ancora più forza alla narrazione di Child. Potremmo essere in una qualunque città, New York come Gotham City e visto in questo quadro, Jack Reacher (ricchezza a parte) potrebbe tranquillamente assomigliare a Bruce Wayne/Batman, o meglio a Capitan America o ad altri supereroi. Non narra in fondo anche lui la stessa epopea? L’individuo “giusto” che si erge al di sopra della massa informe e ristora i valori di solidarietà, giustizia e libertà che sono a fondamento della società americana e che la corruzione e il degrado dei costumi moderni rischiano di cancellare. Non a caso Reacher sottolinea l’importanza del giro di pornografia gestito dai criminali in questo suo romanzo. Non in termini di valore economico, ma di (dis)valore morale.

Fumettistici sono anche i dialoghi un po’ iperbolici che accompagnano le gesta dei personaggi. Come Reacher dice a un certo punto al capo della banda criminale che fronteggia:

“Non siamo affiliati a nessun governo o agenzia, questa è un’impresa puramente privata. Abbiamo due esigenze molto specifiche e molto personali; oltre a queste, non ci frega di niente. Non ci viene in tasca nulla, non vogliamo perseguitare nessuno”.

Una sorta di manifesto a metà tra Rambo e Capitan America. In questo senso, “Implacabile” rappresenta l’essenza di Jack Reacher e della narrativa di Lee Child, anche se questo suo portarne all’estremo le caratteristiche potrebbe far pensare, come l’autore ha più volte dichiarato, che la serie si approssimi all’epilogo finale.

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Implacabile
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Implacabile
  • Child, Lee (Autore)

Articolo protocollato da Giuliano Muzio

Sono un fisico nato nel 1968 che lavora in un centro di ricerca. Fin da piccolo lettore compulsivo di tante cose, con una passione particolare per il giallo, il noir e il poliziesco, che vedo anche al cinema e in tv in serie e film. Quando non lavoro e non leggo mi piace giocare a scacchi e fare attività sportiva. Quando l'età me lo permetteva giocavo a pallanuoto, ora nuoto e cammino in montagna. Vizio più difficile da estirpare: la buona cucina e il buon vino. Sogno nel cassetto un po' egoista: trasmettere ai figli le mie passioni.

Giuliano Muzio ha scritto 125 articoli: