Il veleno del sangue – Brian Freeman
Romanzo premiato lo scorso 13 Luglio con l’ITW Thriller Award 2013, arriva anche in Italia Il veleno del sangue di Brian Freeman, autore di diversi ottimi libri negli ultimi anni, a partire dall’esordio con Immoral, che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima e passando per Las Vegas Baby, La danza delle falene, Polvere e sangue, Il respiro del ghiaccio (finalista agli International Thriller Writers Awards) e Il dubbio.
Protagonista del Il veleno del sangue è la sedicenne Olivia, accusata di avere ucciso una coetanea. Ashlynn era rimasta appiedata dalla macchina proprio in mezzo tra le due cittadine rivali di Barron e St. Croix. Nel buio erano emerse due figure, ragazze della scuola, ma non giunte in soccorso. Olivia era ubriaca, aveva in mano una pistola. E il giorno dopo Ashlynn era stata ritrovata cadavere. Ora Chris, avvocato, deve difendere la figlia dall’accusa di essere un’assassina. Non ci crede, non può essere così. E mentre cerca di far luce su cosa davvero è avvenuto la notte che Ashlynn è stata ammazzata, lo scenario che si disegna assomiglia sempre più a qualcosa di più grande che una lite tra adolescenti. Da una parte del fiume, St. Croix prospera grazie a una fabbrica di pesticidi; dall’altra, a Barron si muore di leucemia. E tra i due paesi l’odio scorre più impetuoso delle acque che li separano.
Pubblicato come tutti i precendeti qui da noi da Piemme con traduzione di Alfredo Colitto, Il veleno del sangue è disponibile in libreria da domani 23 Luglio. Intanto se volete cominciare con un assaggio, dal sito dell’editore potete scaricare il primo capitolo in PDF qui.
E per convincervi di più, vi proponiamo un pezzo esclusivo in cui l’autore (che intervistiamo qui) spiega il suo concetto di suspense…
Non troverete nessun serial killer nel mio libro Il veleno del sangue. Non troverete nessun Super-eroe. Il libro inizia in una città fantasma durante la Depressione, in mezzo a strade sterrate e campi di mais allagati, dove due ragazze adolescenti si sfidano in un gioco perverso di roulette russa. Sono entrambe sole, entrambi disperate. Sono entrambe guidate dalla passione e dalla perdita. Entro la mattina, una sarà morta, e l’altra sarà in carcere per omicidio.
E’ una storia di persone comuni spinta al limite delle loro emozioni. Questa è il mio marchio di suspense psicologica.
Mi ricordo di un episodio di anni fa che ha plasmato il genere di storie che racconto. Ho pranzato con una collega e amica che ha confessato qualcosa di straordinario: anni prima, sua figlia era stata rapita dal suo ex-marito, e lei l’aveva più vista da allora. L’investigatore privato che aveva assunto recentemente aveva ritrovato la figlia, e stavano per essere rivedersi quel fine settimana per la prima volta.
Ho sempre ricordato quella storia, perché mi ha insegnato una lezione che ho imparato più e più volte da allora. Tutto quello che dovete fare è di graffiare la superficie della gente comune, e si trovano incredibili storie: storie di speranza, tragedia, sofferenza, dolore, fede, e disperazione. Quello che sto cercando di fare nei miei romanzi è creare suspense partendo da quelle storie, in cui il dramma nasce dalle emozioni, da segreti e sessualità di personaggi umani, imperfetti, reali.
Questo è quanto racconto ne Il veleno del sangue. Al centro del romanzo c’è una faida tra due città rurali derivante da uno stabilimento chimico che ha portato fortuna economica a un paese e, apparentemente, la morte e nell’altro. La rivalità, fuori controllo, ha conseguenze mortali. La maggior parte dei personaggi sono portati oltri confini terribili dal bisogno di giustizia e di vendetta, in modi che riecheggiano per tutti noi. Ci poche questioni “giuste”o “sbagliate” in questo libro, tutto è sfocato in toni di grigio, costringendo i lettori a mettersi nei panni dei personaggi e chiedersi quali sono le scelte che avrebbero fatto nelle stesse circostanze.
Super-eroi? Supercriminali? No. Spero che questo sia ciò che rende il romanzo davvero scioccante, perché le persone che devono affrontare questa lotta non sono diverse da voi e me. Non suspense che viene da fuori, ma suspense dall’interno verso l’esterno, spinta dalle lotte nella testa e nel cuore di ogni personaggio.
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