Mondadori ha pubblicato da qualche giorno Il torturatore di Mark Allen Smith e i lettori italiani possono finalmente incontrare di nuovo uno dei personaggi più originali apparsi di recente sulla “scena del crimine”, ovvero Geiger, il torturatore di professione.
Definire Geiger come “antieroe” è quasi riduttivo, perché è davvero difficile empatizzare con chi tortura e manipola per ottenere importanti brandelli di informazioni, ma Mark Allen Smith è riuscito a compiere questo piccolo miracolo già nel primo romanzo e ora è atteso al difficile bis.
Geiger è personaggio molto affascinante: compare misteriosamente a New York, ventenne, senza passato e senza soldi e deve guadagnarsi da vivere come muratore fino a quando scopre il suo dono: riesce a distinguere la verità dalle menzogne ed è in grado di estorcere la verità facendo ricorso a ben poca violenza, senza far mai sanguinare la vittima e ricorrendo di solito a manipolazioni e pressioni psicologiche.
Ha però un codice etico ferreo: non tortura bambini, anziani e malati di cuore.
Insomma, una vera e propria “macchina della verità” con ben pochi limiti.
Ma dietro questa apparenza si nasconde un uomo problematico, dal passato che, attraverso sedute psicoanalitiche, comincia a premere sempre di più sul presente.
E il primo libro, L’inquisitore, lo vedeva al lavoro per la “Information Retrieval” e lo metteva di fronte al suo principale tabù: una cassa con dentro un bambino di dodici anni cui estorcere preziose informazioni.
Di fronte a quell’incarico il freddo e meticoloso Geiger si ribella e libera la vittima: cominciava così una spietata caccia all’uomo che ha appassionato i lettori.
Una caccia all’uomo al termine della quale Geiger scompariva nel nulla e veniva dato per morto.
E Il torturatore comincia proprio dove si era concluso L’inquisitore:
Dato per spacciato, Geiger è invece vivo e vegeto, ben nascosto in un luogo segreto. Purtroppo sono in molti a cercarlo e quasi tutti animati da cattive intenzioni, dal suo rivale, Dalton, che intende vendicarsi del loro precedente incontro, fino al suo ex-partner in affari, Boddicker.
Dagli USA all’Europa e di nuovo agli USA, la fuga di Geiger diventa sempre più complicata e mortale…
Il punto di forza di Mark Allen Smith?
La sua formazione professionale da documentarista, che in passato l’ha portato a lavorare a inchieste e programmi che si occupavano proprio di tortura, dotandolo degli strumenti culturali e del bagaglio di informazioni che si sono poi rivelati molto efficaci nel dar vita al personaggio di Geiger.
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