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Torna oggi al Thriller Café Mario Ferrari con il suo nuovo romanzo, Il ragazzo di Pietra, un giallo ambientato nella Sicilia degli anni 70.

Protagosti sono cinque adolescenti uniti da una profonda amicizia che si trovano coinvolti in una serie di eventi misteriosi e pericolosi. L’invito di Valentina, motivato dalla necessità di proteggere la sua sorella minore dal bullismo, diventa il preludio a una storia di intrighi, potere e vendetta che coinvolgerà il giovane investigatore Federico.

Federico, appassionato di misteri, si trova presto ad affrontare una situazione più complessa di quanto avesse immaginato. Alle spalle delle piccole persecuzioni si nasconde un iceberg di ingiustizie, in cui un avvocato colluso con la mafia è legato sentimentalmente a una ragazza che Federico ha amato. Il fratello di lei è disposto a tutto pur di impedire questa relazione. Nel frattempo, una nuova droga sintetica minaccia le coste catanesi, e Valentina sembra custodire segreti che potrebbero cambiare tutto.

Con il desiderio di giustizia come guida, Federico si impegna in una pericolosa indagine, mettendo in gioco la sua intelligenza e la sua vita. Il romanzo esplora il legame inesorabile tra amore, potere e vendetta, mentre il protagonista rischia tutto per proteggere ciò che è più prezioso per lui: la sua vita e quella delle persone a cui tiene di più.

Estratto dal romanzo

«E i tuoi come stanno?» chiese Valentina.
«Separati» rispose Federico.
«Scemo, questo lo sapevo già.»
«Vale, vieni al punto. Non credo che tu mi abbia telefonato per parlare del mio secondo anno di liceo o di come stanno i miei.»
«So che a te il mare non piace tanto…» proseguì lei, esitante.
«È un eufemismo.»
«Mi chiedevo se fossi disposto a passare un paio di settimane qui a Catania, in luglio. Naturalmente ci saranno anche gli altri: Alberto, Elisabeth, Laura.»
«Perché?»
Valentina rise.
«Di solito le persone provano piacere a passare un po’ di tempo al mare con gli amici e non serve un motivo.»
«Di solito.»
Valentina fece una pausa e inspirò profondamente.
«Ho bisogno del vostro aiuto per una faccenda che riguarda Sabrina. C’è un gruppo di ragazzi prepotenti che l’ha presa di mira. Dura già da un po’, ma lei non vuole parlarne con i nostri genitori o con gli insegnanti e ha proibito a me di farlo.»
«Ragazzi prepotenti? Ci siamo visti pochi mesi fa, non è che da allora io sia cresciuto venti centimetri, né ho fatto pratica di arti marziali.»
«Intelligenza, Fede. Ramosi e i suoi erano grandi e grossi e anche armati, però li hai sconfitti.»
«Non parliamo di questo al telefono. E comunque è stato un lavoro di squadra.»
«Ok, infatti la squadra ci sarà. Però le idee più brillanti sono venute da te. È questo il Federico che mi serve.»
«Che stronza!» rispose lui, ridendo «Fai leva sul mio orgoglio.»
«Ma certo.»
«Quale sarebbe il periodo?»
«Inizio luglio, pensavo a un paio di settimane.»
«Si può fare. Devo sentire i miei, però.»
«Grande! Chiamami.»
Federico restò a fissare il grigio apparecchio telefonico a lungo, quasi potesse estrarne ulteriori informazioni. Poi sul di- sco compose uno dei pochissimi numeri che conosceva a memoria.
«Fede!» esclamò Laura quando udì la sua voce.
«Cos’è questa novità di Catania?»
«Sì, sto bene, grazie. E tu?»
«Davvero pensi di andare?»
«Ovvio. Dimmi che vieni.»
«Ho detto a Vale che dovevo sentire dai miei. Credo che non ci siano problemi, ma sono io che ci devo pensare.»
«Di nuovo tutti insieme e un mese prima di ritrovarci in Alto Adige. A cosa devi pensare?»
«Non mi piace stare al sole e odio fare il bagno.»
«Portati dei libri.»
«Allora preferisco leggere in camera. Almeno non c’è il casino che c’è in spiaggia.»
«Ricordati che andiamo là per aiutare Sabrina.»
«Ma io non so niente della Sicilia, non ci sono mai stato.»
«Un motivo in più per venire.»
«E non so niente di bullismo. Mi ci vedi a scortare Sabrina per proteggerla da un gruppo di mafiosetti armati di coltello?»
«Non generalizzare, Fede, non è da te. La Sicilia non è solo mafia.»
«Da Monza a Catania… è un po’ come farsi paracadutare dietro le linee nemiche.»
«Dacci un taglio, stai esagerando.»
«Ammetti che è una bella sfida.»
«Fede, tu adori le sfide. E poi ci saranno anche Elisabeth e Alberto.»
«Che se ne staranno tutto il tempo a pomiciare.»
Laura rise.
«In effetti è probabile. Però ci sono anch’io. Non vuoi venirci per me?»
«Laura, non ci provare!» rispose lui, ridendo «Non riapriamo capitoli che sono stati chiusi.»
«Ma sono ancora la tua migliore amica?»
«L’unica e sola.»
«E allora parla con tua madre e dille di chiamare la mia.»

L’autore

Mario Ferrari, nato a Modena nel 1960 e residente a Campogalliano, è un manager, consulente e formatore di professione. Appassionato di alpinismo, viaggi, musica e cucina, ha dedicato il suo secondo romanzo, “Il Ragazzo di Pietra“, a una storia avvincente ambientata nelle coste catanesi degli anni ’70. Il suo libro d’esordio è stato “Il Cuore della Montagna“.

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Il ragazzo di pietra
13 Recensioni
Il ragazzo di pietra
  • Ferrari, Mario (Autore)

Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

Simone Della Roggia ha scritto 177 articoli: