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“Dobbiamo essere crudeli – disse Hitler – dobbiamo riconquistare la tranquillità di coscienza di essere crudeli! Soltanto così potremo sradicare nel nostro popolo la mollezza di spirito, la sentimentalità filistea, l’indolenza e l’ebbrezza da osteria. Non abbiamo più tempo per i bei sentimenti. Dobbiamo costringere il nostro popolo alla grandezza, se deve assolvere la sua missione storica… Sì, siamo barbari! Vogliamo esserlo. Siamo noi che ringiovaniremo il mondo, questo mondo ormai giunto alla fine! E’ nostro compito creare disordini!” 

Il passaggio riportato è tratto da Colloqui con Hitler, opera sconvolgente e profetica che riporta le confidenze segrete di Hitler e i suoi piani per la conquista del mondo in una nuova edizione completamente rivista, ampliata e illustrata, tradotta integralmente dal testo originale tedesco.

Hermann Rauschning scrisse quest’opera nel 1939 dopo aver militato per anni nel partito nazista con il quale era stato eletto alla guida della libera città di Danzica. Nel corso del tempo la sua disillusione e il suo disaccordo verso la politica di Hitler era cresciuta tanto che nel 1934 aveva dato le dimissioni dal partito e l’anno dopo si era trasferito prima in Svizzera e quindi negli Stati Uniti.

Colloqui con Hitler fu il suo secondo libro dopo La rivoluzione del nichilismo e a quei tempi rappresentò il primo e più tremendo atto di accusa contro il nazismo, ma anche un tentativo di interpretazione di un Führer demoniaco e visionario che annuncia l’avvento dell’Anticristo e prefigura la tragedia della Germania e dell’Europa all’ombra della violenza e della magia.

Il volume edito ora da Tre Editori è arricchito da un saggio del prof. David Redles che rifà la storia di quest’opera sconvolgente, che fece infuriare Hitler e scatenò una grande campagna nazista di disinformazione.

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Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

Simone Della Roggia ha scritto 177 articoli: