Il matrimonio – Jason Rekulak
A volte gli inviti a un matrimonio nascondono più di una bomboniera sgradita. Nel caso di Frank Szatowski, quello ricevuto dalla figlia dopo tre anni di silenzio è l’inizio di una spirale di sospetti, rancori e segreti taciuti troppo a lungo. “Il matrimonio“, nuovo romanzo di Jason Rekulak (già autore del bestseller “Teddy“), è un thriller familiare teso e pieno di spine, dove i rapporti di sangue si mescolano a misteri da tabloid, e nessuno sembra dire tutta la verità.
Frank è un ex veterano e autista UPS con una vita semplice, incattivita da un evento traumatico che ha rotto il legame con la figlia Maggie. Quando lei lo ricontatta per invitarlo a camminarle accanto fino all’altare, lui vede l’occasione di rimediare. Ma appena arriva nell’esclusivo resort del New Hampshire dove si celebra il matrimonio, capisce che qualcosa non torna.
Il futuro sposo, Aidan Gardner, è figlio di un miliardario del tech, artista inquieto e sfuggente. La famiglia è elusiva, la madre dello sposo assente, e una strana tensione aleggia tra gli invitati e gli abitanti del posto. Quando Frank riceve una foto anonima che collega Aidan a una ragazza scomparsa, il sospetto diventa ossessione. Ma indagare significa rischiare di perdere di nuovo sua figlia. E forse anche qualcosa di più.
Rekulak confeziona una storia che gioca con le attese del lettore, mescolando dramma familiare e suspense psicologica. Il cuore pulsante del romanzo è Frank: un protagonista burbero, a volte insopportabile, spesso fuori posto nel mondo iper-lux e politicamente corretto che lo circonda.
Lo si può odiare per la sua rozzezza, o amare per la sua cocciutaggine: in ogni caso, è umano fino al midollo. Ed è proprio la tensione tra ciò che Frank è e ciò che vorrebbe essere a dare al romanzo un sapore amaro e autentico, come certi caffè troppo lunghi serviti in tazze sbagliate.
“Il matrimonio” non è un giallo perfetto. Ma è un thriller sporco di emozioni vere, che affonda le mani nei rimorsi, nei rancori familiari, nelle verità mai dette. Non tutti i lettori ameranno Frank, e non devono farlo. Ma se siete disposti a bere un espresso amaro con lui, la tensione non mancherà.
In definitiva un libro consigliato a chi ama i thriller con dinamiche familiari tossiche, ambientazioni da ricchi con i nervi a pezzi, e misteri che hanno più a che fare con il cuore che con la pistola.
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