Il male che gli uomini fanno – Sandrone Dazieri
Un uomo rapisce la sedicenne Amala e la imprigiona nel sotterraneo di un vecchio edificio. Non c’è nessuna pista iniziale e nessun indizio, ma la zia di Amala, Francesca Cavalcante, con l’aiuto di un misterioso turista israeliano che si fa chiamare Gerry decide di scoprire dove sia la nipote… sempre che sia ancora viva! Tutto fa pensare che un serial killer dimenticato da anni abbia ricominciato la sua caccia. Sarà stato lui a rapire Amala?
In un parallelismo tra presente e passato tuttavia, facciamo un salto indietro di trent’anni e conosciamo Itala Caruso, una poliziotta che si muove tra luci e ombre. È soprannominata la Regina ed è a capo di un giro di corruzione grazie a cui i colleghi trattengono i mezzi e i prodotti confiscati. Nonostante questo, nel lavoro mette grande impegno nella lotta al crimine. Quando viene incaricata – o meglio, costretta – a trovare le prove per mandare in carcere l’uomo accusato di essere il Persico, un pericoloso serial killer che ha già rapito e ucciso tre ragazze adolescenti, Itala non riesce a rifiutare. Sta facendo l’ennesima scelta sbagliata e ne ha la certezza. Cosa è successo davvero ieri e cosa sta succedendo oggi?
Il male che gli uomini fanno di Sandrone Dazieri pubblicato da HarperCollins ci appassiona con questo intreccio. ll vecchio caso e l’indagine in corso si alternano fino a trovare un punto d’incontro che vede la sua sintesi perfetta nel finale che non voglio anticiparvi.
I personaggi respirano un’aria densa, cupa e il male si fa strada dietro a molte ombre e a molto non-detto. C’è chi il male lo riconosce e malgrado tutto lo accetta, e c’è chi lo maschera dietro a un’impresa salvifica.
È una storia con tante ombre adatta al lettore che ama scavare nella psicologia e nelle motivazioni di uomini corrotti e corruttibili. E poi c’è Gerry! Gerry che, ne sono sicura, noi frequentatori del bancone di Thriller Café vorremmo incontrare per bere qualcosa di forte. Ci lasceremmo conquistare dalle sue storie, anche se forse non ci parlerebbe nemmeno: gli basterebbe uno sguardo per incuriosirci.
Gershom Peretz, detto Gerry, dichiara di essere arrivato subito dopo il rapimento di Amala e sembra disposto a tutto pur di ritrovarla. Anche a uccidere. Barman, qualcosa di forte per me e Gerry!
Non c’è che dire, il meccanismo narrativo del nuovo thriller di Dazieri coinvolge nella lettura e se non ti spaventano toni oscuri e qualche elemento di spiccata crudezza, il libro tiene un’ottima compagnia.
Altri articoli che potrebbero piacerti
Nemesi – Wilbur Smith
Se vi piace fare un salto nel tempo e andare di un sol balzo indietro di due secoli e mezzo, per trovarvi di colpo catapultati nel 700, dovete soltanto restare lì dove siete, sprofondati sul divano e aprire non solo la copertina ma anche la mente per entrare di soppiatto invisibili e indisturbati alla stregua di [...]
LeggiQui siamo tutti colpevoli – Karin Slaughter
Torna in libreria Karin Slaughter con un nuovo, potente romanzo: "Qui siamo tutti colpevoli", pubblicato da HarperCollins Italia. Il libro è, un thriller oscuro e stratificato che conferma, se ancora [...]
LeggiBel modo di morire – Bella Mackie
Dopo “Come uccidere la tua famiglia”, Bella Mackie, giornalista e scrittrice britannica, torna in libreria con “Bel modo di morire”, un nuovo giallo particolare, sarcastico e dissacrante. In [...]
LeggiUccidi i ricchi – Sandrone Dazieri
A quasi undici anni dal primo romanzo che vede come protagonisti Colomba Caselli e Dante Torre, e dopo che nel 2023 i primi tre romanzi della serie sono stati ripubblicati in un volume unico la [...]
LeggiMorte in Cornovaglia – Daniel Silva
Ci sono moltissime ottime ragioni, cari avventori del Thriller Cafè, per leggere il libro di cui vi parlo oggi: “Morte in Cornovaglia” di Daniel Silva, edito da HarperCollins Italia e tradotto da [...]
Leggi