i libri di luca - mikkel birkegaardI libri di Luca di Mikkel Birkegaard è stato il caso editoriale del 2007 in Danimarca. Oggi vi dico perché non comprarlo.

Titolo: I libri di Luca
Autore: Mikkel Birkegaard
Editore: Longanesi
Anno di pubblicazione: 2008
Pagine: 436
ISBN: 9788830425767
Prezzo: € 18,60

Trama in sintesi di I libri di Luca
Nel cuore di Copenaghen, c’è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: I libri di Luca. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura. Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c’entra forse la lotta di potere all’interno della Società Bibliofila? Il compito di Jon sarà quello di venire a capo del mistero. C’è un traditore fra i Lectores? C’è qualcuno che vuole acquisire i loro eccezionali poteri? Un thriller dal ritmo serrato in cui, insieme al protagonista, il lettore potrà scoprire quante sorprese si nascondono tra le pagine di un libro. Perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita.
(dalla scheda su IBS)

Prima che spari a zero, vi informo che Panorama traccia del romanzo un profilo piuttosto positivo, e per chi fosse interessato è possibile leggere online il primo capitolo. E ora tocca a me.
Libro imperniato sui libri, sulla lettura e sull’importanza dei lettori, questo mystery è stata una vera delusione. Che non sia riuscito a finirlo è già significativo: odio lasciare libri a metà, ma se il tempo è poco è bene dedicarlo a opere più appassionanti, appaganti e da cui imparare qualcosa. Bikkengard aveva un’ottima idea: la lettura che può influenzare le persone, il potere dei libri sulle menti. Non ha saputo sfruttarla. Personaggi più piatti dei fogli di carta che li ospitano, il basilare principio dello “show, don’t tell” ignorato del tutto, una trama – per quanto sono riuscito a leggere – lenta e con colpi di scena talmente loffi che un cartone animato di Winnie the Pooh sembrerebbe più thrilling, una prolissità funzionale solo a riempire le pagine e pensieri/azioni/situazioni che si ripetono di continuo.
Una vera noia, per essere sintetici. Se pensavate di comprarlo, lasciate perdere.

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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