I diavoli di Tokyo Ovest - Tommaso Scotti

«Questa è la storia di una foglia che cade. È la storia di una musica triste, che la foglia scrive in silenzio mentre vaga nell’aria in balia delle correnti. Sa che forse nessuno sarà mai in grado di ascoltarla, ma lei la compone lo stesso. È una sinfonia, la sua. Una sinfonia che inizia con un preludio di vento. Un soffio che prima scuote, poi carezza e infine seduce. Sussurra alla foglia che il suo tempo è arrivato. Vieni con me, le dice. Concedimi un ballo, in questa sera d’autunno. Vieni con me, insiste, a vedere il mondo. Che ci stai a fare qui, ancorata a questo vecchio acero. E troppo testardo è il vento, e troppo curiosa la foglia. Inutile, in fondo, opporsi al proprio destino. Tanto vale, con garbo, lasciarsi rapire e iniziare a danzare.»

E così toccò a quella piccola foglia autunnale trovare, ancor prima della polizia, un cadavere nel parco.

L’ispettore Takeshi Nishida, allertato da un collega, farà una scoperta che lo rigetterà in un passato lontano, quello di trent’anni prima. Il cadavere, infatti, è quello di Jin Kazama, suo compagno di scuola. Erano diversi i due, ma la loro sembrava un’amicizia solida nata da un episodio in cui Nishida, bullizzato perché mezzosangue, era stato difeso e protetto dall’amico. Poi, si erano persi di vista. Il primo, a studiare per entrare in polizia e il secondo, sempre più teppista a dar vita alla gang di motociclisti “I diavoli di Tokyo ovest” protagonisti di corse clandestine, risse e tafferugli.

Ma perché il morto aveva in tasca il biglietto da visita dell’ispettore?

Parrebbe un suicidio, ma troppe cose non convincono Nishida. Le armi non sono così facilmente reperibili in Giappone (a meno di non far parte di cosche tipo yakuza) e poi perché quel biglietto da visita?

In memoria e nel ricordo di quell’antica amicizia dalle radici profonde che ora stanno per stritolare il cuore di Nishida, il nostro ispettore si opporrà con tutte le sue forze all’archiviazione come suicidio. Era convinto, infatti, che quell’amico di un tempo che fu «”Era un diverso, una pennellata sbagliata che spezzava l’armonia dell’affresco di uniformità che il Giappone si sforza di essere. Il tipico chiodo che spunta e dev’essere martellato”, sospirò infine riferendosi a un noto proverbio. “Solo che non esisteva un martello abbastanza forte per schiacciare Kazama dentro un completo nero da impiegato. L’unico modo di uniformarlo era quello di ammazzarlo.”»

Nelle sue indagini, però, dovrà muoversi con molta cautela perché quel gruppo di fanatici della motocicletta mal tolleravano poliziotti e mezzi sangue…

Dopo l’affascinante L’ombrello dell’Imperatore e l’intrigante Le due morti del Signor Mihara, eccoci alla terza indagine dell’ispettore Takeshi Nishida.

Lo ritroviamo ancora frastornato da una separazione travagliata, ma felice perché è riuscito a recuperare l’affetto della figlia Mia. Vive, o meglio convive, con la gatta Kuromame, salvata in extremis dalla dream box e con il corvo Edgar che lo scruta imperturbabile dal terrazzo.

Numerosi sono i punti di forza dei romanzi di Tommaso Scotti. Primo fra tutti, l’ispettore nippoamericano che è un personaggio a metà in una terra dove apparire tali agli occhi degli altri è quasi peggio che essere uno straniero. Quindi, il nostro Nishida/Scotti manifesta durante il libro tutto il suo amore ma anche tutto il suo odio per quella terra, il Giappone, così ostile verso chi non è indigeno e verso chi non rispetta il rigido protocollo. Presenta anche una marcata idiosincrasia verso le storpiature linguistiche e gli inglesismi perché, da perfetto bilingue, non ama le contaminazioni e preferisce mantenere separate le lingue tra di loro.

Anche l’ambientazione è un elemento di grande impatto perché Scotti è riuscito a tessere un ponte tra ciò che noi conosciamo del Giappone e ciò che è l’essenza di un paese al di là delle iconografie turistiche.

Con I diavoli di Tokyo Ovest ritorna una trama dalla struttura lineare (come quella de L’ombrello dell’Imperatore) dove il lettore, come in una sorta di gioco enigmistico, dovrà “unire i puntini” per giungere alla soluzione che è sempre stata là sotto gli occhi di tutti.

Con uno stile lirico ed evocativo e dalle descrizioni da “leggere” con tutti i cinque sensi, Scotti ci regala non solo un romanzo e un giallo perfetto, ma soprattutto un viaggio emozionale all’interno della psicologia dell’uomo Nishida che si sente perennemente “diverso” in una società poco accogliente. L’amicizia, la diversità e l’accettazione dell’altro sembrano essere i fil rouge della storia.

Erano alte le mie aspettative su questo romanzo da pochi giorni in libreria perché i precedenti mi avevano davvero incantata. Il grande scrittore, però, non solo non mi ha delusa, ma mi ha conquistata definitivamente.

Tommaso Scotti è nato a Roma, vive e lavora in Giappone dal 2012. Ha conseguito un dottorato in matematica applicata a Tokyo nel 2015, a seguito del quale ha iniziato a lavorare nell’ambiente delle tecnologie finanziarie e pubblicitarie. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo L’Ombrello dell’Imperatore (Longanesi) che ha conquistato il pubblico, seguito nel 2022 da Le due morti del signor Mihara e ora, da I diavoli di Tokyo Ovest.

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I diavoli di Tokyo ovest
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I diavoli di Tokyo ovest
  • Scotti, Tommaso (Autore)

Articolo protocollato da Luisa Ferrero

Mi chiamo Luisa Ferrero, sono nata a Torino e vivo a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie ho ricoperto il ruolo, per tre anni, di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e ho poi, successivamente, insegnato nella scuola per oltre trent’anni. Divoro libri di ogni genere anche se ho una predilezione per i gialli, i thriller e i noir. Le altre mie passioni sono: il cinema, il teatro, il mare, la mia gatta e la compagnia degli amici... Di recente mi sono approcciata anche alla scrittura partecipando a numerosi corsi di scrittura creativa. Il mio racconto giallo "Un, due, tre… stella!" è stato inserito nell’antologia crime "Dieci piccoli colpi di lama" - Morellini Editore (luglio 2022) e il mio romanzo d’esordio "Cicatrici", finalista alla quinta edizione del concorso "1 giallo x 1000", è stato pubblicato il 31 marzo 2023 da 0111 Edizioni. Ah, dimenticavo... dal 2016 sono non vedente ma questo, in realtà, non è un problema in quanto per dirla come Antoine de Saint-Exupéry "l’essenziale è invisibile agli occhi".

Luisa Ferrero ha scritto 108 articoli:

Libri della serie "Ispettore Takeshi Nishida"

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