Un uomo da nienteIntrovabile da anni, esce di nuovo in libreria Un uomo da niente, romanzo di Jim Thompson datato 1954. L’opera, dal titolo originale The Nothing Man, già nel 1955 aveva visto la luce in Italia nella collana Gialli Proibiti Longanesi come L’uomo nulla, per essere poi ristampata nel 1989 con lo stesso titolo con cui oggi la ripropone Einaudi, in edizione rivista curata da Luca Briasco.
Protagonista del libro è Clinton Brown, un uomo che si propone di raccontare quanto ha fatto, prima di suicidarsi. Giornalista noto per gli articoli dedicati ai delitti dell’Uomo che ride, atroci e bizzarri assassinii il cui autore non è mai stato scoperto, in realtà, Brown è proprio il killer stesso. Un arrabbiato, che una mina anti-uomo durante la guerra ha ridotto senza virilità e che lo ha condotto a odiare il prossimo, tanto da uccidere l’ex moglie Ellen e a dar fuoco alla sua baita. Solo il primo dei suoi delitti: toccherà in seguito a Deborah Chasen, che gli fa la corte, o a Costance Wakefield, l’editor in possesso di un suo manoscritto contenente le poesie che l’Uomo che ride lascia accanto alle vittime.
Come scrive Luca Crovi sul Giornale, Jim Thompson stesso penò molto scrivendo questa storia: «ho passato più tempo a discutere di Un uomo da niente di quanto ci abbia impiegato a scriverlo; e poi per riuscire a venderlo, ho dovuto raffazzonare il finale» (gli editori della Dell Publishing Company gli chiesero di cambiare la chiusura disperata che lui aveva ideato).
In parte siamo di fronte a un’autobiografia: il Clinton Brown di questo libro ha molto di Thompson, della sua dipendenza dall’alcol e del suo passato di giornalista malpagato. Il suo “cercare di distruggere lentamente tutto quello che lo circonda”, invece, è chiaramente frutto di finzione. Ma con la penna di Thompson pare anche quello realtà.
Se vi piace il noir americano, con questo libro andate sul sicuro.

Un uomo da niente, di Jim Thompson: lo trovi su IBS

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1646 articoli: