Facciamo un passo indietro nel tempo, nel 2001, anno in cui viene pubblicato il techno-thriller più figo che ci sia. Sto parlando di Profondo Blu di Jeffery Deaver,  il suo sedicesimo romanzo, che porta al centro della vicenda il mondo degli hacker. Un romanzo stand alone straordinario, di quelli che ci buttano dentro la storia dalla prima riga e ci fanno stare incollati alla pagine fino all’ultima parola, ma procediamo per gradi.

La trama di Profondo Blu (The Blue Nowhere) di Jeffery Deaver

La prima vittima che incontriamo è una donna che viene assassinata da Pathe, un hacker famosissimo nei meandri della rete per essere diabolico e spietato. L’hacker l’ha adescata infiltrandosi nei file del suo computer e in pochi clic ha scoperto tutto di lei: grazie a delle tecniche di social engineering l’ha attirata nella sua trappola mortale. Il motivo? Solamente un gioco, un gioco creato dai Cavalieri dell’Accesso che invece di fermarsi online diventa un’ossessione nella vita vera di Pathe. La polizia della California, nell’unità crimini informatici, si mette a indagare sulla vicenda, ma per fermare questa follia omicida, il detective Frank Bishop decide di ricorrere a un altro hacker, un detenuto che collaborando con la Polizia potrebbe avere un’agevolazione nella pena. È così che conosciamo Wyatt Gillette, in rete, mentre comincia a dare la caccia al suo avversario nel Blu profondo, lo “spazio virtuale”. Quanto ci si può fidare di un hacker? Inizia con questi due personaggi e una serie di comprimari davvero ben caratterizzati una sfida mortale fra l’hacker “buono” e il sadico killer. Una partita estremamente accurata perché “La giustizia degli hacker è una giustizia paziente.”

Cosa mi è piaciuto di Profondo Blu

In un momento in cui i temi della cybersecurity e della protezione dei dati si fanno prepotenti nella nostra quotidianità (ri)scoprire un romanzo come Profondo Blu ci fa capire come questi argomenti e queste paure siano nell’aria già da un bel po’. Cambiano le tecniche, non abbiamo più i floppy disk, ma gli attacchi alla sicurezza informatica sono più frequenti di quanti si possa immaginare.

Ne parlava durante il Web Marketing Festival Riccardo Meggiato nella sala dedicata alla Cybersecurity che ho avuto il piacere di moderare. Riccardo è un esperto della materia ed è anche un consulente tecnico d’ufficio (che per noi lettori di thriller è una professionalità wow!). Nell’intervento che ha tenuto lo scorso 19 Novembre ha esordito raccontando al pubblico che ogni 13 secondi c’è nel mondo un attacco basato sui Ransomware, un tipo specifico – nuovo – di malware. Sono numeri che fanno pensare! E cosa ne pensa un esperto come lui di Profondo Blu? Vi riporto le parole di Riccardo Meggiato:

“Per comprendere bene Profondo Blu dovete pensare, innanzitutto, all’anno in cui è stato pubblicato, il 2001. Un periodo nel quale la figura dell’hacker era ancora poco chiara e i canoni dell’epoca la vedevano legata al solito concetto di sfigato, impassibile e passivo, inchiodato di fronte al proprio computer. Phate, protagonista di questo splendido romanzo, è invece un hacker di nuova generazione. Un mix di competenza tecnologica e sadismo pronto a creare il killer perfetto. Ecco, non fosse un killer, verrebbe da dire che Phate è un figo pazzesco. Profondo Blu non è solo un ottimo romanzo, ma a oggi, anno di grazia 2021, cioè vent’anni dopo, una perfetta rappresentazione del modo di pensare di un hacker. Omicidi a parte.”

Pensare come un hacker, è proprio questo il gioco in cui ci trasporta Jeffery Deaver permettendoci di appassionarci alla storia, ai personaggi e alla dinamiche anche se non ci capiamo troppo di hardware, software, di virus, di pc. La sfida tra Phate e Wyatt Gillette e di questa figura terza, Swan, ci fa sentire un po’ hacker – un po’ fighi – anche noi.

Quando voltiamo l’ultima pagina ci riscopriamo più consapevoli, più attenti e… più divertiti perché la storia riesce ad appassionarci sia negli aspetti online che offline.

Buona lettura!

Recensione di Elisa Contessotto.

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Profondo blu
59 Recensioni
Profondo blu
  • Deaver, Jeffery (Autore)

Articolo protocollato da Elisa Contessotto

Digital Strategist e formatrice, soprattutto sono il Capitano della squadra di freccette Bardabulli. Bevo caffè, Prosecco e tequila (non sempre in quest’ordine) e nel tempo libero scrivo di fotografia e libri. Mi piacciono il Tetris, Alice Cooper e il frrr dei gatti.

Elisa Contessotto ha scritto 52 articoli: