Oggi ci spostiamo nel cuore della Svizzera, dove il paesaggio idilliaco cela segreti oscuri e dove Marcel Huwyler ambienta “La signora Morgensten e il tradimento“, secondo volume della serie di Violetta Morgenstern.
Violetta Morgenstern è una donna particolare: ha una concezione personale di bene e male, e soprattutto è un’assassina su commissione per conto dello Stato. In questo romanzo le viene affidato un compito diverso dal solito: indagare sull’attentato a una popolare politica insieme all’ex-soldato Miguel Schlunegger.
Felicitas Saminada è stata bersaglio di un attacco, e la figlia è stata uccisa da un proiettile vagante. Quello che sembrava un semplice compito investigativo si trasforma in una cospirazione che minaccia la sicurezza nazionale. Huwyler crea un’atmosfera intensa e misteriosa, con prove misteriose, morti di complici e nuovi attentati che si susseguono.
Il nucleo della storia è il duo di investigatori, Morgenstern e Schlunegger, che emergono come personaggi complessi e affascinanti. Le rigide moralità di Morgenstern, pensionata insegnante con una passione per la giustizia personale, si scontrano con il passato misterioso di Schlunegger, ex-soldato con radici sudamericane.
Huwyler affronta tematiche complesse, tra intrighi politici e questioni personali, mantenendo un equilibrio tra suspense e introspezione e dimostrandosi abile nel creare personaggi che vanno oltre i cliché, grazie anche a scrittura agile arricchita da un tocco di umorismo nero.
Complessivamente La signora Morgensten e il tradimento si rivela una lettura avvincente, un mix di suspense, umorismo, emozioni e personaggi credibili seppur eccentrici. Non vediamo l’ora di immergerci nel prossimo capitolo della serie.
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