Da qualche tempo, qui al Thriller Café abbiamo iniziato anche a parlare di podcast, ovvero di narrazioni audio ascoltabili online. Oggi vi raccontiamo un nuovo podcast lanciato da Carlo Lucarelli: In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe. Lo show è suddiviso in varie puntate (inizialmente otto, ma ne stanno arrivando di nuove) di circa 25 minuti ciascuna, e lo trovate su Spotify a questo link. Il podcast è tratto dall’omonima serie televisiva in onda su Sky Arte ed è un viaggio alla scoperta del lato oscuro delle fiabe.

Ma che c’entrano le fiabe con il thriller? È una domanda legittima, e probabilmente molti di voi, affezionati lettori e lettrici di Thriller Café, ve la state ponendo. Lasciamo che a rispondere sia la stessa voce narrante:

Le conosciamo bene, le fiabe. Ce le hanno raccontate così tante volte, da bambini, che non hanno più segreti. Conosciamo i meccanismi, i colpi di scena, i personaggi, la morale, sappiamo perfettamente chi è il buono e chi il cattivo: il lupo, naturalmente. Ma è davvero così? O forse c’è qualcosa, sotto, di oscuro, che non conosciamo? Perché forse, in fondo, il cattivo non è sempre il lupo.

Queste otto incursioni di Carlo Lucarelli nel mondo incantato delle fiabe, in effetti, sembrano delle vere e proprie indagini. Scritte e condotte con grande maestria, ci accompagnano passo a passo alla scoperta di segreti e crimini che si celano dietro alle narrazioni che ci hanno fatto compagnia sin dalla più tenera infanzia. Ascoltando quelle vecchie storie, vi torneranno inevitabilmente in mente i libri e le illustrazioni delle vostre prime letture, ma a poco a poco il narratore riesce a sollevare il velo dei ricordi e a innestare in quel tessuto delle narrazioni storiche accurate e inquietanti.

Ma quali sono le storie che vengono analizzate? La prima è senz’altro, almeno a mio giudizio, la migliore. Con “Hansel e Gretel, la vera storia”, infatti, vi avventurerete nei boschi della Baviera sulle tracce di Georg Osseg, per scoprire, proprio come in una detective story, che era tutto vero: i due bambini si smarrirono nel bosco e trovarono davvero una vecchia fornaia, che li fece prigionieri… Oppure no? Non vi dico di più, ma vale davvero la pena di mettersi in ascolto!

Scoprirete poi che Cappuccetto Rosso parla in realtà di lupi mannari e di efferati fatti di cronaca nella regione della Jura, in Francia, nel 1600, e che dietro alla maschera spaventosa di Barbablù si cela un personaggio storico ancora più terribile: il maresciallo Gilles de Rais, che oltre ad essere (probabilmente) il primo serial killer della storia, fu anche compagno d’arme di Giovanna d’Arco. La bestia della Bella e la bestia, invece, è ispirata a Pedro Gonsalvus, un bambino interamente ricoperto di peli che venne un giorno rapito dai pirati… E così via: che fine ha fatto Antoine de Saint Exupery, l’autore del celeberrimo Piccolo Principe? Quali traumi si annidavano nella mente di James Matthew Barrie, il “papà” di Peter Pan? Chi era veramente Biancaneve? L’elenco si fa più lungo di settimana in settimana, e, dopo le prime otto puntate, potrete trovare delle novità, tra cui l’ultima affascinante puntata dedicata alle streghe di Alicudi.

Carlo Lucarelli non ha certo bisogno di presentazioni, tra noi appassionati di thriller e noir. Io l’ho “incontrato” per la prima volta circa vent’anni fa, quando conduceva lo show televisivo “Blu Notte”, in cui esplorava fatti di cronaca nera italiana con un piglio inconfondibile: paura eh? Successivamente l’ho conosciuto come autore di libri bellissimi, il mio preferito non è “Almost Blue” ma “L’isola dell’angelo caduto”, che ha avuto anche il merito di farmi scoprire l’affascinante figura di Aleister Crowley. Dai libri sono derivati poi film e serie di successo, tra cui voglio ricordare l’Ispettore Coliandro, un personaggio che ho sempre trovato coinvolgente e fuori dagli schemi. Questo nuovo esperimento, a metà tra fiaba e thriller, non fa che riconfermare il suo enorme talento di narratore.

Buon ascolto!

Articolo protocollato da Gian Mario Mollar

Classe 1982, laureato in filosofia, Gian Mario Mollar è da sempre un lettore onnivoro e appassionato. Collabora con siti e riviste di ambito western e di recente ha pubblicato I misteri del Far West per le Edizioni il Punto d’Incontro. Lavora nell’ambito dei veicoli storici e, quando non legge, pesca o arranca su sentieri di montagna.

Gian Mario Mollar ha scritto 96 articoli: