cuore di ferro - a. colittoCuore di ferro è uscito da qualche settimana per i tipi di Piemme. E’ un thriller storico.

Titolo: Cuore di ferro
Autore: Alfredo Colitto
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2009
Pagine: 413

Trama in sintesi:
1311, Bologna. Una misteriosa lettera viene spedita a tre templari residenti in luoghi diversi e lontani, accennando a un segreto che tutti, scrivente e templari, conoscono, ma di cui non si spiega nulla. Nella lettera viene fissato un appuntamento a Bologna promettendo di svelare a ciascuno ogni aspetto sconosciuto della misteriosa vicenda.  Suo malgrado viene coinvolto nello svolgersi della storia il celebre medico Mondino de’ Liuzzi che , esaminato il cadavere che gli viene portato ,  constata un incredibile fatto, la vittima ha il cuore tramutato in ferro. Mondino non crede che sia opera del maligno ma un’opera di alchimia, della quale vorrebbe conoscere il procedimento. Così accetta di aiutare il suo studente Gerardo ( in realtà un giovane templare che si nasconde dietro le vesti di studente di medicina) e insieme cominciano a seguire le piste che possono portarli a conoscere il procedimento misterioso e l’autore del delitto ( e poi dei delitti successivi ), e,  nel frattempo, a sfuggire all’inquisitore  Uberto da Rimini, che sta seguendo anch’esso questa vicenda e che già sospetta della coppia Mondino/Gerardo…

Sono molti i pregi di questo thriller medioevale che consigliamo di leggere; innanzitutto l’ambientazione storicamente accurata sì, ma anche  descritta in modo ineccepibile sul piano narrativo.Tanto che ,scena per scena, la Bologna medievale si rivela agli occhi del lettore con una vivezza rara. Vicoli, palazzi, Università, studenti, ogni aspetto della vita della città del Trecento viene trattato con le giuste proporzioni e incanalato pian piano a seguire la vicenda. Fino alla grandiosa scena del tumulto della folla che si scatena nella Piazza e nel centro della città, descritta con modalità cinematografiche  che ne esaltano lo svolgersi. E poi i personaggi. Mondino de’ Liuzzi, come è spesso accaduto nella storia dell’umanità, è un uomo che guarda al futuro ed è più consapevole della realtà che lo circonda  rispetto alla quasi totalità  dei suoi concittadini. In questo romanzo si rivela rappresentante di una laicità equilibrata e convinta, paladino della necessità dell’indagine sul mondo per scoprire le leggi che lo governano. E poi, degna spalla di Mondino nell’indagine, il giovane Gerardo che mostra tutti gli aspetti tipici della giovinezza, irruenza, generosità , inconsapevolezza.
Non mancano le figure femminili,  quelle di due donne in particolare, donne acculturate per ragioni diversissime, una è araba, figlia di una terra che in quei secoli coltivava la cultura e le scienze, l’altra è la figlia adottiva di un banchiere cui i genitori naturali avevano  insegnato a leggere e scrivere. Donne
forti, intelligenti che agiscono secondo la loro volontà e non secondo quella delle convenzioni di comportamento imposte al sesso femminile.
Infine, lo stile piano e preciso dell’autore si adatta con grande  versatilità alla storia narrata, con  semplicità ed eleganza  rendendo  il romanzo molto gradevole da leggere e da ricordare.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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