
Una delle miniserie del momento, Adolescence (ideata da Jack Thorne e Stephen Graham, per la regia di Philip Barantini) ci presenta un rapido sguardo sulla vita degli adolescenti in una città dell’Inghilterra, ma senza fatica possiamo trasportare quello che avviene lì anche nelle altre zone del mondo, perché le dinamiche dei teen-agers di oggi, si sa, sono le stesse ovunque, a partire dalla loro forte dipendenza dall’universo social, uguale a tutte le latitudini e longitudini. La presentiamo oggi al Thriller Café.
Trama e recensione di Adolescence
Si inizia con un’irruzione della polizia in una tranquilla casetta di una famiglia media inglese. Irruzione che porta all’arresto di Jamie Miller, 13 anni, accusato di omicidio di una ragazza coetanea. Jamie è il classico ragazzo normale, bianco, classe media, genitori standard, sorella più grande. Colpisce subito la scelta tecnica di girare in piano-sequenza prolungato, che rende le scene molto più vivide, aiutate da un sonoro ben fatto e da una sceneggiatura impeccabile. La prima puntata è tutta sull’arresto di Jamie e l’ora si consuma nella caserma di polizia sempre in piano-sequenza e con un ritmo mozzafiato. Nelle altre vengono presentate situazioni successive che ci spiegano come è avvenuto l’omicidio, sempre completamente in piano sequenza e sempre con un bel ritmo.
Adolescence è un pugno nello stomaco, ma di quelli che fanno bene perché fanno riflettere. E tutto sommato, nonostante la durezza del soggetto, si possono intravedere spunti di ottimismo. Per chi ha figli adolescenti, il consiglio è di prendersi qualche pausa tra una puntata e l’altra, perché si tratta di una vera mazzata. Rimaniamo con la convinzione, alla fine, di un mondo che si muove molto velocemente, ma senza sapere troppo dove sta andando e di una mercificazione delle relazioni sociali che, accompagnata da una cultura patriarcale fortemente e, spesso, inconsapevolmente radicata, porta alla distruzione di ogni rapporto comunitario. Forse dovremmo tornare a costruire seriamente relazioni, gruppi sociali, legami. Le tecnologie potrebbero aiutarci in questo, se smettono di essere un obiettivo e diventano uno strumento. In ultimo, una parola sulle istituzioni che paiono essere veramente in disfacimento, mentre le persone, gli individui, conservano la loro umanità. E restare umani è la legge migliore che possiamo apprendere da questa miniserie.
Cast e produzione
Come dicevamo in apertura, Adolescence è stata ideata da Jack Thorne e Stephen Graham, per la regia di Philip Barantini.
Il cast di Adolescence è composto da:
- Stephen Graham (Eddie Miller)
- Owen Cooper (Jamie Miller)
- Erin Doherty (Briony Ariston)
- Ashley Walters (DI Luke Bascombe)
- Faye Marsay (DS Misha Frank)
- Christine Tremarco (Manda Miller)
- Mark Stanley (Paul Barlow)
- Hannah Walters
- Jo Hartley (Mrs Fenumore)
Adolescence non è basato su una storia vera
Da più parti ci si è chiesto se questa miniserie fosse basata su una storia vera, ma il regista ha chiarito che non c’è nessun preciso fatto di cronaca dietro il soggetto, benché i crimini giovanili in generale ovviamente siano stati di forte ispirazione.
Ci sarà Adolescence seconda stagione?
Al momento le voci su una possibile seconda stagione di Adolescence sono numerose ma non esiste nessuna conferma ufficiale.
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