Longlegs

Longlegs

Erika Giliberto
Protocollato il 26 Ottobre 2025 da Erika Giliberto
Erika Giliberto ha scritto 16 articoli
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Al Thriller Café recensiamo oggi un film disponibile su Amazon Prime Video: “Longlegs”, un thriller poliziesco uscito nel 2024 interpretato e prodotto da Nicolas Cage che veste i panni di un serial killer e che purtroppo non ci ha convinto fino in fondo.

La scena di apertura fa ben promettere, un’ambientazione inquietante, una ragazzina che vede un’automobile dalla finestra e decide di andare a vedere di chi si tratta, il paesaggio imbiancato di neve, l’apparizione del mostro. Però c’è da dire che la trama del film non brilla per originalità: da diversi anni in Oregon un serial killer terrorizza il paese lasciando delle lettere scritte in codice sui luoghi dei delitti e le firma col nome, appunto, di “Longlegs”. Si tratta di omicidi-suicidi familiari, il padre uccide moglie e figli, poi si toglie a sua volta la vita. C’è qualcuno che li costringe ad agire così? Probabile, visto che è già la decima volta che tutto ciò accade.

Lee Harker (Maika Monroe), è una giovane detective che, grazie alle sue un po’ troppo scontate intuizioni, viene incaricata di riaprire il caso, visto che, a quanto pare, possiede delle doti di chiaroveggenza. Il ginepraio degli avvenimenti si complica, procedendo decisamente a rilento, fino a quando le storie personali della detective e del killer iniziano ad intrecciarsi, dando vita ad una sequenza di eventi che strizzano l’occhio al cinema horror. È immancabile la classica scena in cui, col buio pesto fuori, una donna in casa da sola sente un rumore venire dall’esterno e, invece di restare in casa, esce a controllare con la pistola spianata e lasciando la porta aperta… D’altra parte è una scena vista e rivista, perciò non possiamo nemmeno stupirci più di tanto, visto che è funzionale allo svolgimento di una trama oscura, psicologicamente disturbante, costruita sulla base di ricordi sepolti, sussurri, paure e sangue.

I luoghi, interni ed esterni, in cui si svolge il film sono piuttosto inquietanti e cupi, l’intento di mettere la giusta ansia perciò è andato a buon fine. Anche la fotografia nel complesso è buona e non mancano le scene raccapriccianti che permettono di fare un piccolo balzello sulla sedia. Questo però non è sufficiente per mitigare gli sbadigli che scaturiscono dalla visione di buona parte del film.

L’interpretazione della Monroe è piuttosto scadente, priva di esperienza, e si vede, ma ciò che delude di più di questa pellicola è il fatto che, come spesso accade, il trailer ci aveva illuso di poter godere di una interpretazione un po’ diversa dal solito di Nicolas Cage.

Spoiler: le uniche scene in cui appare sono proprio quelle della presentazione.

Non viene dato sufficiente spazio a questo personaggio che sarebbe potuto diventare indimenticabile (certo non ai livelli dell’inarrivabile Hannibal Lecter, ci mancherebbe) e avrebbe concesso a Cage di discostarsi degnamente dal suo classico personaggio che conosciamo tutti ormai molto bene.

Nel complesso, niente di memorabile.