Romanzo che ha visto aste per i diritti scatenarsi in tutta Europa, molto pubblicizzato e molto dibattutto, Niceville di Carsten Stroud è la segnalazione odierna al ThrillerCafé.
Si tratta del primo volume di una trilogia dedicata al Male (si noti come Niceville contiene la parola Evil, male) che proseguirà con The Homecoming e The Departure.
La pubblicazione del romanzo è stato accompagnata in Italia da un gran battage pubblicitario e in questi giorni intercorsi tra l’uscita in libreria e oggi ho cercato di capire se si tratti effettivamente di un bel libro o di un’opera molto pompata ma di valore non eccelso. In realtà non l’ho compreso. I lettori italiani per ora non hanno espresso giudizi lusinghieri (tutt’altro a dire il vero) e sono stati molto più critici di quelli americani (1.7 su IBS contro 3.13 su Goodreads, le medie voto). D’altra parte recensori affidabili come quelli di Liberidiscrivere hanno sottolineato una buonissima scrittura che mitiga la trama con dei punti oscuri.
Nel dubbio, ho deciso di segnalare lo stesso questo thriller e darvi un po’ di elementi per giudicare.
La trama, intanto, è questa:
Benvenuti a Niceville. una piccola cittadina del Sud degli Stati Uniti, circondata dal verde delle colline, popolata di alberi e di antiche ville coloniali… E abitata dal male. Nelle sue strade deserte, illuminate dalla luce seppiata del pomeriggio che inonda prati perfettamente curati, da anni ormai troppa gente sparisce nel nulla. Come Rainey Teague, di appena dieci anni, che la madre aspetta invano di veder spuntare lungo il vialetto di casa, strascicando i piedi come ogni giorno dopo la scuola. Quando scatta l’allarme della sua scomparsa, la polizia si mobilita in massa, anche se non c’è nessun indizio da seguire. O quasi. Perché a Niceville ogni famiglia nasconde un segreto. La scomparsa di Rainey è soltanto il primo anello di una catena di avvenimenti che nel giro di sole trentasei ore travolgeranno la vita di molte persone. Soprattutto quella di Nick Kavanaugh, un poliziotto con un lato oscuro, e di sua moglie Kate, appartenente a una delle più antiche famiglie di Niceville. Una realtà agghiacciante sta per riemergere, e nessuno può far nulla per impedirlo. Perché a Niceville niente rimane sepolto per sempre.
Su Il Libraio trovate un’anteprima sfogliabile e se volete conoscere meglio l’autore vi segnalo questa intervista di Alessandra Buccheri a Carsten Stroud.
Prima di lasciarvi, vi do anche il booktrailer. Credo con questo sia tutto: decidete voi…
4 deposizioni a “Niceville – Carsten Stroud”
Il 15 novembre 2012 Alessandra ha dichiarato (senza subire minacce): ·
Denghiu 🙂
Il 19 novembre 2012 marco ha dichiarato (senza subire minacce): ·
C’è un po’ di tutto in questo primo capitolo della trilogia di Niceville. C’è il tema centrale – il Male – silenzioso e strisciante, ancora più inquietante perché senza faccia e senza nome. Un male che viene dal passato e che allunga i proprio tentacoli sul presente. C’è l’accennata ghost-story, che ad occhio e croce guadagnerà spazio nei due successivi capitoli, dai contorni sfumati e forse meno efficace di quanto doveva essere nelle intenzioni. E ci sono una serie di storie noir, ideali per coloro che amano le vicende piene di rapine, ricatti, pistole e incroci beffardi del destino: e questa è la parte più riuscita, popolata da una serie di cattivi uno più efficace dell’altro. Il tutto miscelato da una scrittura scorrevole e da un’atmosfera che ricorda, in qualcosa, i piccoli universi e le piccole cittadine chiuse in sé stesse create in passato da Stephen King. Con il male che aleggia minaccioso e preme per entrare in città. In attesa dei capitoli successivi.
Il 24 aprile 2013 Paola ha dichiarato (senza subire minacce): ·
D’effetto, ma sembra una sceneggiatura cinematografica( cfr. LE IENE o altri film di Q.Tarantino )!!! Che sia studiato per vendere i diritti a qualche produttore di Hollywood?
Stiamo un pò a vedere….
Il 31 luglio 2013 vandoren18 ha dichiarato (senza subire minacce): ·
La storia (un thriller con larga componente orrorifica/soprannaturale)così come lo stile narrativo ricordano, indiscutibilmente, King (d’altra parte, lo stesso Stroud dichiara, nella prefazione del libro, che King è la sua massima fonte d’ispirazione).
Non è un romanzo di facile lettura, dato il gran numero di personaggi, tutti ugualmente protagonisti, le cui storie sembrano, inizialmente, scorrere su binari paralleli senza avere alcun legame fra di loro se non il fatto di essere tutte ambientate a Niceville, ma che poi s’intrecceranno in uno pseudo-finale comune, proprio come in un film di Inarritu.
L’atmosfera è opprimente. Il linguaggio veloce e di grande impatto.I personaggi interessanti ma, nessuno di loro, risulta veramente simpatico, il ché si sposa perfettamente con il mood della storia.
Da non trascurare la presenza dei corvi che hanno un ruolo non secondario all’interno di tutto il romanzo.
I titoli dei vari capitoli sono uno spasso, così come lo stesso titolo del romanzo (probabilmente studiato a tavolino) che è chiaramente un ossimoro perché contiene i termini nice ed evil.
Una storia cool, un giro sulle montagne russe che non è ancora terminato……aspettiamo i sequel.
Lascia la tua deposizione