La pallina assassina di Christina Olséni e Micke Hansen

Ammettiamolo: La pallina assassina, scritto da Christina Olséni e Micke Hansen e pubblicato da Bompiani, è probabilmente il thriller dal titolo più curioso di questa estate. Passi per una “pallottola assassina”, ma una pallina?

Tutto diventa un po’ più chiaro quando scopriamo che si tratta di Badhytten, romanzo del 2015 del duo Olséni e Hansen. Loro sono la coppia rivelazione del panorama letterario nordico degli ultimi anni e si sono conosciuti frequentando lo stesso gruppo di tennis, ed ecco quindi che spuntano già palline potenzialmente pericolose se scagliate con la dovuta potenza e mira.

Sia Christina che Micke amano Falsterbo, la piccola cittadina nella quale hanno poi ambientato La pallina assassina. Falsterbo è una piccola città della contea di Scania, conta meno di quindicimila abitanti ed è posizionata sul mare, nella zona più a meridione della grande penisola nordica.
E ci si gioca anche a golf, altro sport dove le palline possono diventare ben pericolose.

E insomma, si comincia a prendere un po’ più sul serio il potenziale killer della pallina titolare. Ma vi sto portando un po’ fuori strada con quel “più sul serio” … Questo perché sì, ok, Christina Olséni ama la narrativa gialla, gli intrecci, i delitti e tutto il resto che piace in questo nostro Café, ma Micke Hansen è invece interessato al lato comico e buffo dell’esistenza. E quindi perché non mischiare delitto e comicità, morte e divertimento?

Detto fatto, i due si mettono a scrivere a quattro mani e con La pallina assassina danno il via alla serie de I delitti di Falsterbo, una serie che, se manterrà le premesse di questo primo volume, si confermerà come un buon esperimento di fusione fra quanto di più brutto e terribile può accadere in vita, ovvero la morte, e quel che è invece uno dei lati più belli, di quelli che nobilitano l’esistenza, ovvero una sana risata. Vogliamo scoprire come?

Falsterbo e il mese di giugno: la combinazione perfetta per giocare a golf e infatti Egon e Ragner, due amici di vecchia data e non più giovane età, si dirigono al campo nelle primissime ore della mattina per godersi una bella partita al loro sport preferito, senza tanta gente intorno a disturbare la concentrazione che serve per il colpo perfetto. I due sono raggiunti da Elisabeth e Märta: quest’ultima è diventata vedova di recente e ha già avuto una passata relazione con Ragner, quindi potrebbe scapparci nuovamente qualcosa di piccante.

Ma i possibili amoreggiamenti devono essere rinviati a data da destinarsi, causa morto nel bunker: i quattro, giocando, arrivano infatti a un banco di sabbia e scoprono il cadavere di Sven Silfverstolfe, benestante imprenditore locale nonché, tu guarda il caso, anche proprietario del campo.

Il corpo presenta un vistoso livido sulla fronte e i quattro sono fin troppo lesti a fare due più due: deve essere stato un loro swing particolarmente potente ad aver ucciso il malcapitato. Panico e disperazione, il gruppo chiede aiuto a Frederick, nipote di Egon, che ha per loro un consiglio tutto sommato nemmeno troppo stupido: “cancellate le tracce della vostra presenza, lasciate tutto così come lo avete trovato e dileguatevi”.

Ma i quattro sono di altro parere e sembra loro soluzione ben più efficace inscenare un suicidio. A chi di voi non sarebbe venuta in mente tale genialata, eh? Strano a dirsi, l’idea non funziona e vengono subito smascherati. Ma, altrettanto ovviamente, i quattro non sono responsabili di un bel nulla se non di affrettata stupidità: Silfverstolfe aveva parecchi nemici ed è fra loro che bisogna cercare l’impallinatore assassino. O il pallaro killer. O il letale palleggiatore. Insomma, sì, colui che ha ucciso il povero Sven.

Temendo di non essere stato chiaro, ve lo ripeto anche in chiusura di post: con ogni probabilità La pallina assassina sarà la migliore lettura estiva in quel particolare e difficilissimo campo che è il thriller con sfumature comiche, siete avvisati.
E occhio alle palle.
Pardon, palline.

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La pallina assassina (I delitti di Falsterbo Vol. 1)
108 Recensioni

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: