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Cari avventori di Thriller Café, presentiamo oggi il romanzo di esordio di Giulia P. Hollow: “Sussurri nell’ombra“, un thriller psicologico intenso e disturbante, in cui la mente diventa il teatro di un’illusione spaventosa e la verità è più oscura di qualsiasi incubo. Perché le ombre del passato sussurrano sempre, anche quando cerchiamo di ignorarle.

Come sempre iniziamo dalla trama, che vede protagonista la dottoressa Alice Monroe, stimata psichiatra che vive con un vuoto che non riesce a colmare. Il suo passato è infatti un enigma, un insieme di frammenti sfocati che sfuggono alla sua comprensione. E quando Elias Lockwood entra nella sua vita come paziente, qualcosa dentro di lei si spezza. C’è qualcosa di familiare in lui, qualcosa che la attrae e al tempo stesso la terrorizza. Elias è un paziente particolare, il suo disturbo di personalità multipla la mette in allarme quando i ricordi entrambi si mescolano.

A mano a mano che le loro sedute si trasformano in un gioco pericoloso di ricordi e manipolazione, Alice inizia a dubitare di tutto: della sua memoria, della sua identità, della realtà stessa. Perché Elias sembra conoscerla meglio di quanto lei conosca sé stessa? Quale verità si cela dietro i sogni inquietanti che la perseguitano?

Quando il passato tornerà alla luce, sarà troppo tardi per sfuggirgli.

Se credi di sapere chi sei, aspetta di scoprire la verità.

Questa in breve la storia narrata da sussurri nell’ombra. Per permettervi di approfondire meglio il libro, lasciamo a seguire un estratto, due domande all’autrice, il booktrailer e la sua biografia.

Estratto

Sfogliò il suo taccuino, gli occhi che scorrevano le note dell’ultima sessione.

Elias Lockwood, 36 anni. Diagnosi: Disturbo Dissociativo dell’Identità. Trauma infantile grave. Tendenze paranoiche. Riporta fenomeni inspiegabili.

L’ultima frase era stata aggiunta dopo la loro terza sessione, anche se Alice aveva esitato prima di scriverla. Era una donna di scienza, radicata nei fatti e nelle evidenze. Ma Elias sfidava ogni spiegazione razionale. Le luci tremolavano quando era agitato. La temperatura nella stanza calava inspiegabilmente. E poi c’era quella sensazione un peso opprimente che le schiacciava il petto ogni volta che parlava della sua infanzia.

Alice prese un respiro profondo per calmarsi. Doveva affrontare la questione con razionalità. Il suo lavoro era aiutare Elias a comprendere e gestire la sua condizione, non indulgere in teorie fantastiche. Eppure, le domande continuavano a tormentarla.

Perché si sentiva così connessa a lui?

Perché i suoi stessi ricordi sembravano agitarsi ogni volta che Elias parlava del passato?

Un bussare alla porta interruppe i suoi pensieri. Alice si raddrizzò, cercando di ricomporsi.

“Avanti” disse.

La porta si aprì con un lieve cigolio, ed Elias entrò. Era vestito come al solito, con abiti scuri: un maglione nero che gli aderiva al corpo magro e jeans sfilacciati ai bordi. I suoi capelli erano leggermente scompigliati, come se avesse passato ore a tormentarseli con le dita.

“Buongiorno”, – Elias, lo accolse Alice con un sorriso rassicurante.

“Accomodati”.

Lui esitò per un istante, poi attraversò la stanza con movimenti lenti e misurati, come un predatore che scrutava l’ambiente circostante prima di fidarsi.

“Sembri stanco”, – osservò Alice con gentilezza.

Elias emise una risata secca. “Dormire non è esattamente il mio forte”.

“Incubi?”

“Qualcosa del genere”.

Alice annuì, facendo un appunto nel suo taccuino. “Vuoi parlarne?”

Elias si sporse leggermente in avanti, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.

“Ti è mai capitato di sentire che dentro di te ci siano parti che non riesci a controllare? Come se esistesse un’altra versione di te, in attesa di prendere il sopravvento?”

La penna di Alice si fermò sulla pagina. “Cosa intendi?”

“Intendo che a volte guardo il mio riflesso nello specchio e non riconosco la persona che mi fissa,” disse Elias, a voce bassa. “È come se fosse qualcun altro. Qualcuno di più oscuro. Più pericoloso. E la cosa peggiore è che credo gli piaccia.”

Un brivido percorse la schiena di Alice. Aveva sentito dichiarazioni simili da pazienti con disturbo dissociativo, ma nel tono di Elias c’era un’intensità che la mise in allarme.

“Elias” – disse con cautela. “Hai mai fatto del male a qualcuno in quei momenti?”

Lui serrò la mascella. “Non ancora.”

L’aria nella stanza sembrò raffreddarsi di colpo. Alice resistette all’impulso di strofinarsi le braccia per il gelo improvviso.

“Ma ci pensi,” continuò con voce controllata.

Due domande all’autrice

  • Come è nato il libro?

Sussurri nell’Ombra” è nato dalla mia passione per la suspense e i colpi di scena imprevedibili. Ho sempre amato le storie che sfidano la percezione della realtà, dove il confine tra verità e illusione si assottiglia fino a svanire. I thriller psicologici mi affascinano perché esplorano i meccanismi della mente umana, i suoi inganni, le sue

Mi sono lasciata ispirare da storie lette e film che mi hanno tenuto con il fiato sospeso, cercando di ricreare quell’atmosfera inquietante in cui ogni dettaglio può nascondere una verità sepolta. Volevo scrivere un romanzo che non solo intrattenesse, ma che spingesse il lettore a dubitare di tutto, persino della propria percezione della realtà .

  • Qual è la cosa che i lettori potrebbero apprezzare di più nel romanzo?

I lettori potrebbero apprezzare di più l’intreccio psicologico avvolgente e la costante tensione narrativa. Il mio romanzo gioca con la percezione della realtà, portando il lettore a dubitare di tutto, proprio come accade alla protagonista. Questo senso di incertezza, unito a colpi di scena ben costruiti e a un’atmosfera inquietante, mantiene alta l’attenzione fino all’ultima pagina.

Un altro elemento forte è la caratterizzazione dei personaggi, in particolare il rapporto tra Alice Monroe ed Elias Lockwood. Il loro legame complesso, fatto di sedute psichiatriche che si trasformano in un vero e proprio gioco mentale, affascinerà chi ama le storie con una forte componente psicologica.

Infine, il mistero legato al diario segreto, alla chiave misteriosa e alla figura enigmatica di Noah aggiunge un livello di profondità alla trama, rendendola un’esperienza immersiva per chi ama scavare nei segreti della mente umana e nei suoi lati più oscuri.

Booktrailer

Chi è Giulia P. Hollow

Giulia P. Hollow vive a Torino ed è un’appassionata di thriller psicologici. Ama esplorare le profondità della mente umana e le sue straordinarie capacità di adattamento e sopravvivenza di fronte ai traumi più oscuri. Attraverso le sue storie, indaga il confine tra realtà e percezione, creando intrecci avvolgenti in cui nulla è mai come sembra. “Sussurri nell’Ombra” è il suo primo romanzo, un viaggio nelle pieghe più insondabili della psiche.

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