Sorry. I did it for you – Bianca Iosivoni

Sorry. I did it for you – Bianca Iosivoni

Federica Cervini
Protocollato il 22 Luglio 2025 da Federica Cervini con
Federica Cervini ha scritto 41 articoli
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Bianca Iosivoni è una delle autrici tedesche di maggiore successo e Giunti Editore ha recentemente pubblicato il suo romanzo “Sorry. I did it for you” – un thriller new adult.
Con questa dicitura si fa riferimento ad un genere nato negli USA nell’ultimo decennio, rivolto ad un pubblico a metà strada fra gli amanti del genere young adult (adolescenti) e gli adulti che leggono thriller; il new adult riempie tale lacuna dell’offerta narrativa con romanzi thriller che affrontano temi tipici di questa fascia d’età intermedia, quali ad esempio storie d’amore, salute mentale, problemi familiari ed altro.
Sorry I did it for you” è un thriller psicologico in cui l’autrice già nelle primissime pagine avvisa il lettore circa i trigger warning presenti nella trama: il romanzo parla di relazioni tossiche, manipolazione, stalking, gaslighting, rapimento, violenza domestica, fisica, psicologica e sessuale contro le donne.
Se fa male, allora non è amore”.
Ambientato a San Francisco e narrato alla prima persona singolare, il romanzo descrive l’amore tossico fra la protagonista Robyn e Julian, il suo fidanzato.
In capitoli che realizzano continui salti temporali tra oggi ed il passato, l’autrice descrive da un lato la nascita e sviluppo della storia d’amore tra i due personaggi (con la costante presenza sullo sfondo del migliore amico di Robyn, cioè Cooper) sino alla decisione della convivenza – dall’altro la situazione presente in cui Julian, dopo essere stato lasciato da Robyn, è improvvisamente scomparso ed è irreperibile, motivo per cui la Polizia sta indagando.
L’autrice riesce a trascinare con sè i sentimenti del lettore, in un primo tempo facendolo innamorare di Julian – l’architetto bello, ricco, romantico ed affettuoso; poi inizia ad insinuare qualche dubbio circa il suo carattere, descrivendone le inspiegabili reazioni violente al comportamento di Robyn, essenzialmente nei confronti del suo più caro amico Cooper: si tratta di gelosia talmente profonda da costringere Robyn ad allontanarsi da Cooper e non frequentarlo più.
Poi subentra la paura, quando gli atteggiamenti di Julian diventano più violenti – non solo verbalmente ma anche fisicamente.

Gli atteggiamenti insidiosi e subdoli di Julian trasmettono al lettore il terrore che la protagonista vive, e la suspense psicologica che ne deriva garantisce uno stato di pura tensione.
In tutto il romanzo grava la domanda su che fine abbia fatto Julian, e se da un lato appare evidente che un amore tossico non può che sfociare in tragedia, dall’altro solo nelle ultime pagine viene rivelato cosa sia accaduto a Julian.
Uno dei punti di forza della narrazione di Bianca Iosivoni è la sua capacità di instillare dubbi nel lettore: è stata Robyn in persona a far sparire dalla circolazione il suo carnefice – avendo trovato il coraggio di rispondere alle violenze psicologiche e fisiche a cui è stata a lungo sottoposta?
Oppure il colpevole dell’inspiegabile sparizione di Julian è Cooper, l’amico di sempre, che anche in questa situazione è riuscito ad aiutare l’amica, capendo le violenze a cui è sottoposta – benchè Robyn si ostini a negare le colpe del fidanzato?
Ad aggiungere suspence alla vicenda, Bianca Iosivoni inserisce alcuni fenomeni di sonnambulismo di cui la protagonista soffre sin da quando era bambina: può Robyn aver commesso un delitto durante un episodio di sonnambulismo e quindi non ricordare nulla?
Ed in tal caso, il lettore ugualmente è portato a domandarsi quali colpe imputare in una situazione così particolare.
Affascinano infatti i quesiti che ci si può porre di pagina in pagina a tale riguardo: cosa è il sonnambulismo?
Si tratta di una condizione più vicina alla realtà o al mondo dei sogni?
Si può considerare colpevole chi, trovandosi in questo stato, compie reati?
E poi l’elemento prioritario della vicenda: una donna che subisce tali e tante forme di violenza può difendersi e reagire?
Quali i limiti ai quali sottostare, fermo restando che molte donne (ed anche la protagonista di questo thriller) mai denunciano l’accaduto né si rivolgono ad un ospedale, ma mascherano quanto più possibile le proprie profonde sofferenze?
Perché molte donne si comportano così?
Un colpo di scena finale assolutamente inaspettato rimescola le carte e spiazza, in un thriller in cui la vicenda di abusi ed i perversi meccanismi di manipolazione a cui Robyn è sottoposta conducono ad una spirale di terrore e desiderio di fuggire.
Lo stile narrativo di Bianca Iosivoni è molto coinvolgente, e benchè tutti sappiamo che le conseguenze di un amore tossico non possono che essere negative, tuttavia il lettore fino alla fine spera che non si avverino le tragiche prevedibili conseguenze di comportamenti ossessivi quali stalking e gaslighting.
L’analisi psicologica che la protagonista compie su se stessa, persino arrivando a dubitare di sé e ad incolparsi per le violenze che sta subendo, garantiscono una lettura inarrestabile; l’autrice riesce a fare vivere al lettore tutta la gamma dei sentimenti che caratterizzano un amore tossico (paura, dolore, senso di colpa, dubbi).
La pista a cui portano non mi piace. Mi fa paura. Paura di me stessa e di ciò che sarei capace di fare, paura di scoprire la verità sulla scomparsa di Julian. Perchè al momento gli unici due scenari plausibili sono questi: o si è ucciso, oppure l’ho ucciso io”.
Sorry I did for you” è un thriller che punta il dito sul tema della violenza di genere e che, con una scrittura particolarmente immersiva, si legge tutto d’un fiato.
Bianca Iosivoni, classe 1986, ha conquistato migliaia di fan inizialmente con libri di genere fantasy e romance – la maggior parte dei quali è entrata nella lista dei bestseller di Spiegel, una delle più importanti riviste settimanali tedesche di attualità.
Ha studiato Scienze Sociali ad Hannover ed ha lavorato per una redazione online; “Sorry, I did it for you” è il suo primo romanzo thriller.