Contrariamente a quanto la collana in cui è inserito (I maestri del thriller) vorrebbe, quello recensito oggi su ThrillerCafe.it non è un vero e proprio libro thriller. Ma un premio Edgar ricevuto nel 2006 dovrebbe essere un indizio sufficiente sulla bontà di questo Senza passato di Jess Walter. Io l’ho trovato davvero un ottimo romanzo, e tra un po’ vi spiego perché…

Titolo: Senza passato
Autore: Jess Walter
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2005
Traduttore: A. Colitto
Pagine: 319

Trama in sintesi:
Marty Hagen negli anni Settanta era un tipo intelligente e furbo: forse il miglior falsario di carte di credito in circolazione. Pur non essendo italiano era in combutta coi “picciotti” di John Gotti, ma all’improvviso scomparve senza lasciare traccia. Nell’autunno del 1980, le elezioni del presidente degli Stati Uniti sono alle porte: Carter o Reagan le possibilità. A Spokane, stato di Washington, Vince Camden riceve il suo certificato elettorale come tanti altri cittadini. Ma Vince non è un cittadino comune. Un tempo si chiamava in modo diverso, un tempo era un altro uomo. Ma il passato è ritornato a cercarlo.

La mafia, il giro di carte di credito contraffatte, i cattivi cattivi e quelli mediocri, i buoni sul serio e quelli da cui diffidare. La trama che si poggia solida su eventi incastrati senza forzature, né colpi di scena insensati nascosti da fumi da prestigiatore troppo colorati. Il tratteggio di pochi elementi caratterizzanti per i personaggi, tutti identificabili e uno memorabile: Il cittadino Vince del titolo originale del libro (Citizen Vince), un uomo che dopo una vita fatta di crimini neanche tanto riprovevoli scopre che è bello essere parte della società, che c’è qualcosa in lui che preme per venir fuori e altro non è che un desiderio di uscire da un’esistenza piena solo di rincorse ai soldi o al potere, di trovare quella felicità che sta nelle cose semplici, nel lavoro, indossando la nuova pelle di persona comune che il programma di protezione dell’FBI gli ha dato e trovandola naturale, e piacevole. Il dubbio lacerante di Vince (non più Marty) su chi votare è la frattura sulla crisalide che libera la farfalla, finalmente bella come tutte le altre. E’ questa, più che l’intreccio o la brillante scrittura di Walter, la vera forza del libro: l’evoluzione di un protagonista che, come anche il Frank Machianno de L’inverno di Frankie Machine, in fondo vuole solo vivere una vita vera, da cittadino perbene.
Senza passato è un romanzo che consiglio assolutamente di leggere, e se non vi fidate abbastanza di me vi riporto anche il giudizio di Luca Conti, uno che se ne intende e che l’ha definito: un piccolo ca-po-la-vo-ro…
Avete bisogno d’altro per convincervi a comprarlo?

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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