Ossa e fiamme – Kathy Reichs

Protocollato il 30 Ottobre 2025 da Tatiana Vanini con
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Il riassunto del Barman

La dottoressa Brennan torna in libreria con un nuovo caso “Ossa e fiamme”, pronta come sempre a indagare con rigore e tenacia per arrivare alla verità.

Kathy Reichs (nome per esteso Kathleen Joan Kathy Reichs) è un’autorità nell’ambito dell’antropologia forense, proprio come la sua protagonista e non solo. Come la Brennan ha un codice morale fortissimo, che la porta a ricercare la verità per dare verità alle vittime e risposte ai famigliari. La particolarità di questa autrice è che molte sue esperienze lavorative reali, hanno fornito materiale per le vicende letterarie di Tempe Brennan, come i casi di Serge Archambault e L’ordine del Tempio Solare, la sua esperienza nell’analizzare i resti di Jean LeBer per la beatificazione e il coinvolgimento nella riesumazione di un sacerdote ucciso in Guatemala. Quindi nelle sue opere non solo ritroviamo correttezza e rigore scientifico, ma verità romanzate. Sapendo questo non stupisce il coinvolgimento che i suoi libri suscitano, unito a un accento informativo e divulgativo di grande impatto.

In “Ossa e fiamme” la Brennan rinuncia alle vacanze col compagno per andare a Washington e aiutare nelle indagini di un incendio doloso, per il recupero e l’identificazione di quattro vittime. Un lavoro per nulla piacevole e non semplice, complicato da una sorpresa: in un vano segreto sotto la cantina della casa data alle fiamme viene rinvenuto un quinto corpo, chiuso in un sacco. Cosa è accaduto in quell’edificio? Chi è il piromane? Chi ha ucciso e occultato il quinto corpo? Domande che Tempe vuole risolvere al meglio, sorretta dalla sua voglia di verità che rasenta l’ossessione.

Scorrevole, la scrittura della Reichs avvolge e coinvolge da subito, sorretta da una narrazione in prima persona affidata alla protagonista e che permette di far uscire tutti i lati del suo carattere, dalla serietà alla simpatia, senza dimenticare il carattere poco paziente e spesso fumantino che la rende umana.

Ci sono molte cose in questo nuovo caso che mettono a dura prova la Brennan: aver disdetto le vacanze, non avere un albergo nel quale alloggiare e quindi dover accettare l’ospitalità di un’amica della figlia che fa la giornalista, doversi confrontare con due detective dal carattere irritante e avere tantissime domande e ben poche risposte.

Interessanti sono le nozioni che vengono perfettamente inserite nella narrazione: come si recuperano i corpi dopo un incendio, quali sono le procedure di sicurezza e a cosa fare attenzione, fino alle fasi successive per il tentativo di identificazione. Tutto può essere importante, ci vuole massimo rispetto e attenzione nel trattare le prove, mettendo gli scienziati a fare un lavoro di ricerca che, in questo particolare caso, non solo mette in moto le moderne tecnologie, ma anche il mai morto sistema di ricerca cartaceo tramite i giornali, memoria della storia di un luogo.

Difatti c’è molta indagine nel passato, che fa di “Ossa e fiamme” un thriller anche storico, che affonda le radici indietro nel tempo di ottant’anni, nel proibizionismo e nelle faide tra famiglie che resistono per decenni e attraversano le generazioni. Miserie del passato che si uniscono ad altre nel presente, danno carisma e profondità a un romanzo che si legge con piacere.

Dialoghi brillanti che aumentano il ritmo della lettura, personaggi ben sviluppati dove vecchie conoscenze si uniscono a nuove facce, danno umanità e una buona caratterizzazione a uno scritto dove non manca mai il fattore umano. La Reichs mostra l’empatia e l’avidità, il menefreghismo e il suo esatto contrario che diviene quasi ossessione, la capacità di manipolare e il labirinto di una mente che si perde dopo aver sopportato tanto.

Fedele al suo approccio verista, l’autrice fornisce le risposte al caso che ricerca il lettore, ma lascia una zona d’ombra, perché a volte, nonostante le capacità e l’impegno, non si può arrivare ad avere il quadro completo. Magari non lo si avrà mai, forse bisognerà aspettare un nuovo libro.