Nemica di classe – Ann Liang

Nemica di classe – Ann Liang

Federica Cervini
Protocollato il 23 Ottobre 2025 da Federica Cervini con
Federica Cervini ha scritto 42 articoli
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Il riassunto del Barman

Alice Sun: vincitrice di una borsa di studio al collegio Airington.
Studentessa modello.
Rappresentante del consiglio studentesco.
Ed ora criminale
”.

Sperling & Kupfer ha recentemente pubblicato “Nemica di classe” di Ann Liang – autrice bestseller del genere thriller young adult per New York Times e USA Today, con la traduzione in italiano di Amerigo Dercenno; si tratta di un romanzo in cui vengono proposti ai lettori adolescenti tematiche quali la visibilità tra coetanei, il successo e la situazione economica in Cina tra privilegi e svantaggio economico.

La trama si svolge a Pechino, all’interno di Airington, una prestigiosa e costosissima scuola privata; accedono a questo Collegio Internazionale i rampolli delle più ricche famiglie cinesi, nonché i figli dei dirigenti stranieri che si trovano a Pechino con i genitori.

Fra di loro però vi è anche Alice, la figlia di una povera famiglia cinese, che è potuta entrare nel collegio grazie ad una borsa di studio.

Attira l’attenzione del lettore l’ambientazione all’interno del collegio, l’eleganza delle uniformi con lo stemma della tigre e la serietà dei Professori; le statistiche dicono che oltre il cinquanta percento dei diplomati ad Airington accede alle Università della Ivy League oppure a Oxford e Cambridge – e quindi ad un futuro professionale più che roseo.
E’ fondamentale quindi per Alice – che arriva da uno squallido appartamento della periferia di Pechino – annullare la distanza fra sé e quel futuro prospero caratterizzato da uno stipendio a sette cifre; motivo per cui si impegna costantemente e con estrema serietà nello studio, risultando sempre la migliore ai test di fine anno … o al massimo la seconda classificata.
Eh sì, perché a contendersi con Alice il primato di migliore studente del collegio è Henry Li – un giovane di ottima famiglia, ricchissimo ed intelligente, con il quale si è sin dai primi anni creato un rapporto di antipatia per alterna superiorità nei voti, oltre alla rivalità a chi ottiene il miglior punteggio.

Quando la retta annuale di Airington viene dalla Direzione aumentata, Alice sa che la sua famiglia non può sostenere tale spesa: parliamo di 360.000 yuan cioè più di 40.000 euro – una cifra obiettivamente inarrivabile per i suoi genitori.
Parallelamente Alice scopre di avere un potere che non può gestire: improvvisamente, e senza poter dominare questo dono, diventa invisibile.

Il lettore è subito condotto a riflettere se si tratti di una forza positiva oppure una maledizione, dato l’uso improprio che Alice ne farà; in un primo tempo l’invisibilità genera incredulità, incertezza, scetticismo – ed anche una punta di fastidio in quanto Alice diviene invisibile spesso in momenti inopportuni (ad esempio in classe durante una lezione).
Un disagio, una difficoltà, un inconveniente gravissimo”.

Ma a ben vedere c’è la possibilità di sfruttare a proprio personale vantaggio questo potere: Henry Li, su incarico di Alice (che lo riconosce come il più abile nell’utilizzo dei dispositivi elettronici e nella progettazione), crea una App denominata Beijing Ghost (il fantasma di Pechino) che, garantendo l’anonimato sia all’utente che al gestore, fornisce risposte ed informazioni “riservate” a pagamento.

Il nucleo del romanzo sta proprio qui: l’autrice invita il lettore a riflettere sull’eticità dell’ottenere informazioni personali senza autorizzazione.
C’è chi chiede prove dell’infedeltà del proprio padre (sfruttando i momenti di invisibilità Alice si procura foto inequivocabili), chi paga perché al contrario vengano cancellate foto di incontri intimi con il fidanzato (quando lui minaccia di divulgarle), ed anche chi chiede di conoscere in anticipo le domande del temutissimo test di fine anno.

Le richieste arrivano numerose ed i guadagni di Alice ed Henry Li sono altissimi – tali che la protagonista calcola di riuscire a saldare la quota dovuta alla Direzione del collegio.

Ma quali sono i limiti dinanzi ai quali è necessario fermarsi?
Il denaro può comprare qualsiasi gesto?
Fino a che punto ci si può spingere e cosa siamo disposti a perdere in nome del guadagno?
Sono in gioco concetti quali onestà, rispetto, integrità morale.

Mentre le richieste ricevute tramite la App si fanno via via più numerose – ed imbarazzanti, indecenti e malevole – il thriller raggiunge il suo acme di tensione quando ad Alice tramite l’App viene richiesto di rapire un compagno di scuola, a fronte del pagamento di un milione di yuan.

Ann Liang sa far riflettere il lettore alternativamente su senso di colpa, cattiveria insita nelle bugie, dipendenza dal denaro (quasi fosse una droga), incertezza quando la coscienza finalmente si risveglia e rode, tensione (per il timore di essere scoperti), paranoia ed incubi – ed infine anche risentimento verso il collegio che, con l’esorbitante retta, sembra essere il motore dei comportamenti illeciti di Alice.
Le scelte scorrette ed inadeguate della protagonista tuttavia sono specchio del vissuto di quegli adolescenti per i quali è necessario avere successo, essere visibili ed occupare una posizione prestigiosa nella società – cosa che il denaro e l’ottima istruzione garantita dal collegio possono assicurare.

Il lettore ovviamente condanna Alice quando da futili pettegolezzi piccanti passa ad architettare un vero e proprio rapimento, ma al contempo a lei si affeziona perché capisce che è mossa dal desiderio di continuare a studiare in uno dei migliori istituti del suo Paese, per garantire un riscatto a sé ed alla sua famiglia; peraltro nella vicenda c’è spazio per un risveglio di coscienza che permette la redenzione di Alice.

I temi che Ann Liang tratta nel suo romanzo sono la colpa, la responsabilità ed i limiti etici ai nostri comportamenti; l’autrice inoltre punta il dito verso le gravi disparità esistenti nella società cinese contemporanea.
Tra le pagine, la cui lettura è scorrevole, non manca un affresco dei quartieri meno sfavillanti della città di Pechino con “vicoli tortuosi pieni zeppi di risciò e venditori ambulanti” – ed anche un esito romantico del rapporto professionale tra Alice ed Henry Li.

Ann Liang (Pechino 2000) è cresciuta tra l’Australia e la Cina. Del suo romanzo “Nemica di classe” (titolo originale “If you could see the sun”) è stato annunciato un adattamento televisivo di cui l’autrice sarà produttore esecutivo.

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