Messaggeri dell’oscurità – Alicia Giménez-Bartlett

Messaggeri dell’oscurità – Alicia Giménez-Bartlett

Alessia Sorgato
Protocollato il 12 Ottobre 2025 da Alessia Sorgato con
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Mensajeros de la oscuridad”, pubblicato nel 2001, è il secondo romanzo di Alicia Giménez-Bartlett pubblicato da Sellerio: nel momento in cui l’ho riletto io, ricomprandolo perché nella ridda dei prestiti e delle restituzioni me lo sono smarrito, vantava una edizione numero quarantaquattro.

Quarantaquattro edizioni in poco più di vent’anni è una cifra che dà la misura di quanto l’ispettore Petra Delicado della Polizia di Barcellona sia amata anche in Italia: merito della sua parlantina tagliente, dell’eloquio colto ma staffilante, o merito dei siparietti sempre gustosi con Fermìn Garzòn, il suo “Sancho Panza” in adipe e dedizione?

Senza nulla togliere al lato colloquiale della scrittura della Giménez-Bartlett (comunque a mio parere ingrediente fondamentale del suo successo), anche stavolta la trama è solida ed avvincente e condita dall’ingrediente aggiuntivo di un substrato reale.

Messaggeri dell’oscurità inizia con un’apparizione televisiva di Petra, scelta dal suo capo Coronas come front-woman adatta a perorare un’immagine del corpo affascinante ed efficiente. Esperimento evidentemente riuscito visto che nel giro di poche ore la Delicado viene scelta come destinataria di una serie di pacchetti che, in breve, getterà nell’orrore lei stessa ed i suoi collaboratori. Tutti i plichi contengono infatti membri maschili, recisi chirurgicamente, senza che né gli ospedali né i luoghi di ritrovamento di cadaveri restituiscano altrettanti corpi evirati.

In giro, quindi, c’è più di un uomo, in vita, ma privato del pene.

L’indagine porterà la nostra anche ad un coordinamento di forze coi colleghi di Mosca e lì – non poteva mancare alla più insolente e libertaria investigatrice degli ultimi anni – ad una avventura appassionata e piena di carisma con Aleksandr Rekov che, tra una passeggiata in una Piazza Rossa gelata ed una visita poco ortodossa al mausoleo del leader imbalsamato, le farà vivere una settimana degna della più scatenata Anna Karenina (con vari omaggi alla Carry Bradshow che si innamora di Barishnikov).

Nocciolo di tutta la storia è la setta degli skopzi, realmente operante nel nord Europa nell’ottocento e massacrata negli anni successivi, che si caratterizzava per l’estremo omaggio alla purezza di costumi e giungeva ad ammettere l’evirazione e la mastectomia per le donne.

Una storia scritta benissimo, che ci presenta una Petra eroticamente inquieta ma sentimentalmente molto sola e disillusa, in perfetta armonia professionale e amicale con Fermìn, e in atteggiamento quasi materno verso Julieta, la sua giovane collaboratrice domestica, tanto da intenerirsi (proprio lei?!) allo sbocciare di una storiella amorosa con uno dei poliziotti che fanno da scorta a lei … sino al finale assolutamente acido e fiaccante.