Capodanno, una testa mozzata e troppi segreti da tenere al fresco. A Manhattan, l’élite trema e i detective più glamour di New York tornano in azione.

Il terzo capitolo della serie NYPD Red conferma la formula vincente di James Patterson: indagini ad alto tasso di adrenalina, corruzione che gocciola champagne e una città che non dorme mai – nemmeno quando qualcuno la sta uccidendo.

A disturbare i festeggiamenti di Capodanno di Zach Jordan e Kylie MacDonald, partner professionali (e qualcosa di più, ma non troppo), è la telefonata del secolo: il corpo decapitato del fidato autista di un miliardario è stato ritrovato nel garage di un lussuoso townhouse di Manhattan. La vittima non era solo un autista: era un padre putativo per Tripp, il giovane e ribelle rampollo della dinastia Alden. Quando anche Tripp scompare nel nulla, le ombre si allungano, e la puzza di marcio supera quella del denaro.

Il caso sembra chiaro, eppure non lo è per niente. Patterson ci porta in un labirinto di estorsioni, segreti familiari, rapporti incestuosi tra potere politico e finanza, e un padre – Hunter Alden Jr. – che pare più preoccupato per la reputazione del suo impero che per la vita del figlio.

Jordan e MacDonald si muovono tra piste false, bugie dorate e una galleria di personaggi tanto tossici quanto realistici. Il ritmo serrato, i capitoli brevissimi e le scene d’azione ben congegnate rendono NYPD Red 3 un page-turner ad altissima velocità, da leggere tutto d’un fiato o fino alle 4 di mattina – come hanno ammesso molti lettori.

Se da un lato la trama gialla funziona, dall’altro l’aspetto sentimentale tra Zach, Kylie e la nuova fiamma Cheryl inizia a scricchiolare. Alcuni lettori hanno trovato il triangolo sentimentale stucchevole e ripetitivo, quasi una soap inserita tra una sparatoria e l’altra. Ma se amate Patterson anche per la sua capacità di mischiare thriller e romanticismo, troverete pane per i vostri denti.

NYPD Red 3 non è forse il più solido della serie, ma ha momenti davvero brillanti, colpi di scena ben gestiti (uno in particolare che vi farà sussultare) e una scrittura che tiene incollati fino all’ultima pagina. È un perfetto thriller d’evasione, ambientato tra le luci abbaglianti di Manhattan e i suoi angoli più oscuri.