Segnaliamo oggi l’uscita, per Einaudi Stile libero Big, di Io sono il castigo, il nuovo thriller di Giancarlo De Cataldo, che inaugura la serie dedicata al Pm romano Manrico Spinori.

Ciuffo d’oro, cantante in voga negli anni Sessanta e poi guru del mondo discografico, muore apparentemente per un incidente stradale. Ben presto, però, si scopre che non c’è stato alcun incidente: l’uomo è stato ucciso. La domanda ora è… da chi? I nemici al cantante defunto non mancavano. Quale sarà stato il movente?

Il secondo atto si spense nel silenzio. Finalmente partí l’applauso. L’uomo dai capelli grigi si alzò e si diresse verso il foyer per un calice di vino. In quel momento gli vibrò il cellulare. Lesse il messaggio, sospirò, e scuotendo la testa uscí dall’edificio, avviandosi al vicino parcheggio di taxi. Il suo nome era Manrico Spinori, sostituto procuratore della Repubblica in Roma. Quel mercoledí era di turno ed era stato convocato in ben altro teatro”.

Manrico Spinori della Rocca – per gli amici Rick -, donnaiolo, di origini nobiliari, eccentrico, melomane incallito, si trova appunto a teatro quando viene chiamato ad indagare sulla morte del cantante. A lui e alla sua squadra tutta al femminile, tra una serata musicale e una cena con personalità illustri,  l’incombenza di scoprire chi l’ha ucciso e perché. E visto che, a suo dire, non c’è esperienza della vita che il melodramma non abbia raccontato, incluso il delitto, chissà che Rick-Spinori non tragga ispirazione proprio da una qualche opera teatrale. È già accaduto e potrebbe accadere ancora.

Manrico Spinori è il primo protagonista seriale che nasce dalla penna di Giancarlo De Cataldo, autore che non ha bisogno di presentazioni: nato a Taranto nel 1956, vive a Roma, è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore; collabora con quotidiani, riviste e tv; tra i suoi romanzi più noti ricordiamo Romanzo criminale, Io sono il Libanese, Nelle mani giuste, Suburra e La notte di Roma scritti con Carlo Bonini, Giudici con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, Cocaina con Massimo Carlotto e Gianrico Carofiglio, Sbirre con Maurizio De Giovanni e Massimo Carlotto.

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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