Il tallone da killer - Alessandro Robecchi

Torna in libreria Alessandro Robecchi. Lo confesso fin da subito: adoro i suoi libri!

Autore noto per la serie che ha per protagonista Carlo Monterossi, Robecchi ci sorprende con una nuova incursione nel genere noir, questa volta mettendo al centro due personaggi già apparsi nel primo romanzo della serie, “Questa non è una canzone d’amore” (2014) e poi in alcuni racconti: Il Biondo e Quello con la cravatta. Non ricordi chi sono? Comincia a tremare perché sono due killer professionisti! E ti faranno (anche) morire dal ridere.

Il duo opera in una Milano malavitosa e gestisce la propria attività in modo meticoloso, con un’etica lavorativa, diciamo così, calvinista. Il loro approccio al “mestiere” è imprenditoriale: affrontano concorrenza, spese di gestione e sicurezza sul lavoro con la stessa serietà di un’azienda strutturata. Già questa premessa è uno spasso!

La trama si infittisce quando ricevono un incarico da Serena Bertamé, una donna affascinante che desidera eliminare il suo amante, Andrea De Carli, un magnate della finanza internazionale.

Il compito è per i due killer un’opportunità di “riposizionamento sul mercato”. Si tratterebbe di un’occasione per passare dagli omicidi ordinari a quelli di alta gamma, poiché, come osservano, il comparto che non conosce crisi è quello del lusso, quindi conviene di più ammazzare i ricchi.
L’operazione si complica rapidamente, con una serie di imprevisti, colpi di scena e l’introduzione di una nuova figura: Francesca Aroldi, una killer donna soprannominata “la stagista”. La dinamica tra i personaggi si arricchisce. La narrazione è avvincente e ricca di dialoghi taglienti.

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La scrittura di Robecchi è incisiva e ironica. Il dialogo tra i due protagonisti è frizzante e ricco di battute che aggiungono colore e tridimensionalità ai personaggi. La Milano descritta nel romanzo è quella di oggi: una città divisa tra l’opulenza dei quartieri esclusivi e la miseria delle periferie, dove le disuguaglianze sociali sono evidenti e le contraddizioni quotidiane sono amplificate.

Mi piace pensare che “Il tallone da killer” sia un noir travestito da commedia (o viceversa), ma con una caratteristica che è chiara fin da subito: è un romanzo che non si legge, si divora.

È intelligente, scattante, pieno di ritmo e con due protagonisti che meritano una serie tutta loro. E poi diciamolo: quando anche i killer hanno dubbi etici e hanno bisogno di strategie di mercato, capisci che Robecchi non sta solo raccontando una commedia crime. Sta facendo il mestiere alto della scrittura, raccontare un po’ di tutti noi per permetterci di specchiarci sulla carta.

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Il tallone da killer
  • Robecchi, Alessandro(Autore)

Articolo protocollato da Elisa Contessotto

Digital Strategist e formatrice, soprattutto sono il Capitano della squadra di freccette Bardabulli. Bevo caffè, Prosecco e tequila (non sempre in quest’ordine) e nel tempo libero scrivo di fotografia e libri. Mi piacciono il Tetris, Alice Cooper e il frrr dei gatti.

Elisa Contessotto ha scritto 75 articoli: