Una morte semplice di Peter JamesOggi per i fan di Peter Jame recensiamo Una morte semplice, pubblicato sempre da Longanesi con la traduzione di Federica Aceto.

Michael Harrison è noto per i suoi scherzi. Tutti i suoi amici ne hanno subito qualcuno e stavolta tocca a lui. Spesso gli scherzi sono tanto divertenti quanto crudeli, ma lo scherzo che subisce quando è prossimo alle nozze potrebbe essergli fatale. Michael è arrivato a una svolta importante della sua vita, si sposerà a breve con la sua bella fidanzata, due suoi amici che alle loro feste di addio al celibato avevano subito gli scherzi di Michael, ora lo vogliono ripagare della stessa moneta, così tutti e quattro girano nei vari pub della città con l’intento di farlo ubriacare, quando Michael è ubriaco fradicio lo chiudono dentro una bara di teak e lo seppelliscono in un terreno vicino Brighton; nella bara ci mettono una rivista porno, una bottiglia di whiskey, una radiolina ricetrasmittente e una cannuccia per respirare. Dopo la colossale sbronza, Michael si risveglia nel buio più completo e in breve realizza quanto accaduto, uno scherzo a livello di quelli che i compagni a suo tempo avevano subito. Gli amici naturalmente intendono liberarlo qualche ora dopo, ma il destino gioca un bruttissimo scherzo a tutti: tre dei suoi amici hanno un gravissimo incidente d’auto nel quale due di loro muoiono, mentre il terzo viene portato in ospedale, in coma. Michael pensa che debba solo resistere per un po’ chiuso nella tomba ma il problema è che inizia a passare troppo tempo e lui è, sempre lì, sepolto vivo. Mark Warren è un amico e socio in affari di Michael, doveva partecipare anche lui allo scherzo ma non ha potuto essere della partita in quanto il suo aereo aveva subito un ritardo, il suo comportamento però appare subito abbastanza strano…
Quella che sembra preoccuparsi di più per la sparizione è soltanto Ashley, la futura moglie di Michael non può credere che lui l’abbia abbandonata proprio a pochi giorni dal matrimonio e chiede aiuto al detective Roy Grace che non può far a meno di accogliere le richieste di una bellissima ragazza. Grace è a sua volta tormentato dai propri problemi personali e dalle accuse di chi sostiene che faccia più affidamento alle intuizioni esoteriche che alla fredda analisi investigativa… Il detective scopre presto che l’unica persona che dovrebbe sapere qualcosa tace. Intanto per Michael il tempo sta per scadere…

Una morte semplice ha una trama intrigante, originale e ricca di colpi di scena. L’incipit del romanzo proietta già il lettore nel vivo della storia e il pathos aumenta sempre di più nelle pagine successive, in un crescendo alternato da regressioni dove si inseriscono le vicende degli altri personaggi, su tutti quelle del protagonista, l’investigatore Roy Grace. La struttura della narrazione con poche pause a spezzare il ritmo incessante degli eventi, è ben studiato dall’autore per rendere il thriller avvincente e mantenere alta la suspense fino all’ultima pagina. I dialoghi dei protagonisti sono gradevoli, sopratutto per il ricorso all’autoironia, molto spesso un elemento sottovalutato e che invece rende i personaggi molto più credibili favorendo l’effetto di immedesimazione con il lettore. Certo non manca anche in questo romanzo l’immancabile passato tragico del protagonista, ormai un elemento imprescindibile (e onestamente ripetitivo) dei thriller – in questo caso Grace cerca da anni la moglie scomparsa nel nulla – ma anche questo tema viene affrontato talvolta con tale leggerezza e ironia, da suscitare una certa empatia verso questo detective così simile a un single senza speranza. L’originalità in questo caso sta nella fiducia che Roy Grace ripone nel mondo dell’esoterismo, tanto da farsi aiutare da diversi medium o santoni nella soluzione di casi che riguardano persone scomparse. Nella descrizione dei personaggi e dei loro comportamenti quotidiani emerge un forte elemento di umanità. Uomini che vivono una vita come tante altre, si ubriacano nei bar o giocano una partita di poker settimanale fra amici; c’è persino l’irresistibile persecutrice femminile conosciuta in un sito per incontri che tartassa il protagonista con continui messaggini. Lo stile di scrittura di Peter James probabilmente risente dell’influsso del linguaggio cinematografico sull’autore, ma allo stesso tempo lo avvicina per maestria all’abilità di costruzione dei personaggi di autori come Stephen King. Quello che sorprende però è l’efficacia e la potenza della trama che fanno di questo libro un vero capolavoro del genere. Non solo l’originalità della storia e della situazione dell’uomo sepolto vivo, ma continui e imprevedibili colpi di scena fanno virare la narrazione verso un epilogo difficilmente immaginabile. Uno scherzo finito male può trasformarsi nell’inizio di un incubo, e rivelare come la realtà e le persone che abbiamo accanto possono essere molto diverse da come li abbiamo immaginate fino a quel momento.
Nel descrivere la trama non sono entrato volutamente nei particolari perché questo libro va letto per avere il piacere e il gusto della sorpresa che va assaporata pagina dopo pagina… Senza dubbio il miglior thriller che abbia letto negli ultimi anni, per chi ama il genere difficilmente deluderà le aspettative.
Il mio voto per Una morte semplice è 10.

Peter James è uno dei più popolari scrittori di thriller al mondo, i suoi romanzi sono dei veri e propri best seller che vengono tradotti in ben 34 paesi con oltre 15 milioni di copie vendute. James nasce a Brighton, in Inghilterra, il 22 agosto del 1948, figlio della guantaia della regina, è un produttore cinematografico prima che scrittore, infatti molto del mondo del cinema si riflette nel suo stile narrativo. Frequenta spesso convegni di criminologia e ha preso parte alle azioni della polizia inglese, russa e di molti altri paesi, il suo personaggio più famoso, Roy Grace, è ispirato a un vero ispettore della polizia di Brighton. Con il romanzo Una morte semplice Peter James si è aggiudicato la vittoria di importanti premi e riconoscimenti da parte della critica tra cui il Krimi-Blitz Award, il Prix Polar International e il Prix Coeur Noir. Per nove volte al primo posto delle classifiche in Gran Bretagna, nel 2015 è stato eletto dai lettori miglior crime writer di tutti i tempi. Una morte semplice (Dead simple, 2005) è il primo episodio della saga che vede come protagonista l’ispettore Roy Grace, una serie che ad oggi conta ben dodici titoli e ogni titolo contiene sempre la parola Dead. Già lo scorso anno la Longanesi ha pubblicato, con notevole successo, il decimo romanzo della serie con il titolo Voglio la tua morte (Want You Dead, 2014).

Salvatore Chianese

Articolo protocollato da Salvatore Chianese

Salvatore Chianese è sociologo e vive e lavora a Napoli. Adora la lettura, la musica e il cinema. Sin da bambino è attratto dal mondo del mistero e dell’horror. È cresciuto ascoltando la musica dei Queen, Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Iron Maiden, Y.J. Malmsteen… e tutto il rock hard and heavy. Nutre una venerazione per la letteratura horror di Stephen King, e dei maestri E.A. Poe e H.P. Lovecraft. Le letture che hanno segnato la sua esistenza sono Dracula di Bram Stoker, Il fuggiasco di Carlotto e Il conte di Montecristo di Dumas.

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