un drink prima di uccidere - dennis lehaneChiudiamo la settimana pasquale con un titolo che spero non prenderete in parola: parlo di Un drink prima di uccidere, primo romanzo con protagonista la coppia più bella di Boston: Pat Kenzie e Angie Gennaro (chiaramente, è quest’ultima ad alzare la media). Il mio consiglio a riguardo è “fatevi il drink, e lasciate perdere il resto”.

Titolo: Un drink prima di uccidere
Autore: Dennis Lehane
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2004
ISBN: 9788838481932
Pagine: 349
Prezzo: € 18,90

Trama in sintesi:
Il senatore Mulkern è un uomo potente, ma il suo potere non è senza ombre. E quando Jenna, una donna di colore che faceva le pulizie alla State House di Boston, scompare con alcuni documenti, Mulkern si rivolge ai detective Pat Kenzie e Angie Gennaro per rintracciarla. Roba che scotta, questioni politiche riservate, dice il senatore. I due non sanno ancora che scovare quella donna significa decretare la sua condanna a morte. Infatti Jenna muore, crivellata di colpi subito dopo aver dato a Kenzie una foto. Rifiutando di consegnare quella foto, Pat si attira le ire di Mulkern e allo stesso tempo quelle di due delle principali bande di strada di Boston, che all’improvviso si mettono sul piede di guerra e minacciano di infiammare la città.

Ho letto le storie di Lehane nell’ordine con cui sono state pubblicate in Italia, ovvero tutte mischiate. Ho convenuto che non sia il modo migliore per procedere, e quindi, per la vostra gioia (che spero esprimerete facendo una sostanziosa colletta in mio favore), parlerò dei vari libri seguendo la via giusta, e cioè partendo dal primo. Un drink prima di uccidere è appunto il romanzo che segna l’esordio della premiata ditta Kenzie-Gennaro nella nutrita schiera di investigatori privati che popolano il mondo del thriller. Lui d’origine irlandese, lei – il cognome credo parli da solo – italiana, si muovono per le pericolose strade bostoniane con l’appoggio di personaggi che nel corso dei volumi successivi s’avrà modo di conoscere meglio (primo tra tutti quel mattacchione di Bubba Rogowski, che in casa ha un pavimento minato e un arsenale più fornito di quello di una base dei marines). La vicenda narrata nel libro prende origine da un’indagine commissionata da un potente politico, un incarico all’apparenza semplice che diventa una piccola tessera in un puzzle più vasto e inquietante, in cui dominano le tinte scure dell’odio razziale, delle gang e delle guerre di strada, e quelle nerissime – vero motore della storia – della violenza sui minori sintomo e allo stesso tempo causa di una degenerazione della società che ogni giorno siamo costretti a conoscere attraverso le pagine della cronaca. Non un enigma intricato, non moltissimi colpi di scena: la trama di questo romanzo di Lehane è soprattutto un viaggio attraverso temi scottanti, su cui il lettore si trova necessariamente costretto a riflettere. E’ proprio questo uno dei punti di forza dell’autore, la sua capacità di veicolare un messaggio importante, di indurci ad aprire gli occhi su questioni che preferiremmo ignorare. Di certo non è però il solo: personaggi vivi e affatto banali, dialoghi incisivi, scrittura evocativa. Gli elementi per un giudizio positivo ci sono tutti: Lehane è un autore che secondo me vale sicuramente la pena di leggere. Cominciare dal suo primo romanzo potrebbe essere una buona idea.

E ora un brindisi alla vostra e buona Pasqua, il Thriller Cafè riapre tra qualche giorno…

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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