Uscirà anche in Italia il 19 febbraio (dopo la presentazione al festival di Berlino), il film tratto dal romanzo di Robert Harris The Ghost. Si intitolerà The Ghost Writer. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo film, tranne… il regista, Roman Polanski, che reputo uno dei più sopravvalutati autori degli ultimi quarant’anni (quando un regista si fa chiamare o è chiamato autore, storco il naso a priori). Comunque, gli darò fiducia, e andrò a vedere il film sperando che non si riveli una riduzione confusa e velletaria del buon romanzo di Robert Harris (il quale è coautore della sceneggiatura). Anche perchè gli elementi per piacermi ci sono tutti: una buona storia, l’ambientazione UK e USA (Marthas’s Vineyard), EWAN MCGREGOR (perdonate l’entusiasmo) e Pierce Brosnan (c’è anche la sex and the city Kim Cattrall). Il film è stato girato interamente in Europa perché Polanski non può più mettere piede sul suolo americano (per precedenti condanne sapete legate a cosa). Non solo. Ha dovuto lavorare alla post produzione dalla sua residenza di Zurigo dove, a causa di più recenti vicende giudiziarie, è agli arresti domiciliari. Il prossimo film lo dirigerà direttamente da Sing Sing? Lui, probabilmente, preferirebbe un carcere minorile.
Come già saprete, The Ghost racconta una vicenda intricata che, partendo dall’autobiografia di un primo ministro britannico – per molti lo stesso Blair – (Brosnan), arriva a coinvolgere in un crescendo di particolari sconvolgenti CIA e MI6. Al centro il ghost writer (McGregor) a cui è stata affidata la stesura della biografia dopo che il suo predecessore viene trovato morto nelle acque di Woods Hole, Massachusetts.

Articolo protocollato da Viviana Giorgi

Un tempo andavo soprattutto al cinema. Oggi soprattutto leggo. Solo in inglese, perchè è la lingua degli action thriller, il mio genere. Non sopporto più i vari procedural, né i legal o court thrillers, né le vecchiette inglesi coi loro pizzi. Se l'azione latita, il libro non fa per me. Se non si spara e non ci si prende a botte, il libro non fa per me. Se l'eroe (o l'eroina) non sono sufficientemente tormentati dai fantasmi del loro passato, il libro non fa per me. I miei autori preferiti (al momento) sono Lee Child, Andy McNab e Robert Crais. Sono entrata in questo Café per scroccare una birra al barman. Era buona, quindi ci sono tornata. Anche per aiutarlo a farne il thriller joint più noto del web. Sono presuntuosa, giornalista e tifo Milan.

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