Cartoline dall'infernoNoto soprattutto per la serie dedicata al sergente Logan McRae (giunta in Italia all’episodio sette, La stanza delle torture), Stuart MacBride arriva quest’anno sui nostri scaffali con un romanzo stand alone intitolato Cartoline dall’inferno. L’autore scozzese in questo libro, edito come sempre da Newton Compton, regala il palcoscenico al detective Constable Ash Henderson, la cui figlia Rebecca è scomparsa cinque anni, alla vigilia del tredicesimo compleanno. A un anno di distanza dalla sparizione, Ash ha ricevuto la prima di una triste serie di cartoline. Su uno dei due lati, una polaroid con Rebecca legata a una sedia, imbavagliata e terrorizzata. E a seguire, ogni anno, un nuovo scatto, sempre più agghiacciante del precedente. I cronisti hanno rinominato il rapitore “il killer dei compleanni”: un’ombra senza volto che da oltre dieci anni rapisce ragazze appena prima del loro tredicesimo compleanno, per poi inviare alle famiglie cartoline che le ritraggono torturate, fino alla morte. Ash non ha mai rivelato di averle ricevute anche lui: ha lasciato che la gente pensasse che sua figlia fosse scappata di casa. Non vuole che i superiori lo sappiano così emotivamente coinvolto dalle indagini. Vuole continuare a cercare l’assassino, per dargli alla fine quel che si merita…

Titolo originale Birthdays For The Dead, questo psycho-thriller ha riscosso in Gran Bretagna dei giudizi medio buoni, anche se leggermente al di sotto di quelli solitamente attribuiti ai romanzi di MacBride con protagonista McRae. Per chi avesse interesse a saperne di più, comunque, segnalo che del libro è disponibile un estratto messo a disposizione dall’editore (PDF): potrebbe essere un assaggio utile per farvi perlomeno un’idea dello stile dell’autore, se non l’avete mai letto.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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