Solitude Creek di Jeffery DeaverDopo l’interessante e particolare esperimento di scrittura condotto in Il manoscritto di Chopin, torniamo a parlare del prolifico Jeffery Deaver in quanto è stato pubblicato, per ora solo in edizione originale inglese, Solitude Creek, quarto romanzo delle indagini di Kathryn Dance, personaggio molto amato che proprio in questa avventura si troverà alle prese non solo con quello che sembra essere il caso più difficile ma anche con un momento di carriera e vita personale molto complicato.

Proprio nel precedente volume riguardante Kathryn Dance, XO del 2012, aveva fatto capolino anche il più noto e importante personaggio creato dalla penna di Deaver, ovvero Lincoln Rhyme, per il quale il 2015 dovrebbe essere un anno di riposo visto che Deaver ha ormai da tempo annunciato di voler alternare le pubblicazioni delle sue varie serie.
Eccoci quindi a Dance e a un tipo di serial killer molto, molto particolare…

Kathryn Dance è sicuramente una delle menti più brillanti nel Californian Bureau of Investigation e una grande esperta nel comprendere il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale, ma durante un interrogatorio ha commesso un errore, la situazione è sfuggita da ogni controllo e ora si ritrova in sostanza confinata a un noioso lavoro d’ufficio, fra scartoffie e permessi, in attesa che la sua posizione venga chiarita.

Ma proprio quelle scartoffie e permessi le permettono di indagare anche quando “in punizione”: vine infatti chiesto a Kathryn di controllare varie documentazioni su un locale nella penisola di Monterey nel quale recentemente sono morte alcune persone.
Durante un concerto qualcuno ha cominciato a gridare “al fuoco!” e a diffondere del fumo nell’ambiente: con le uscite di emergenza bloccate la folla si è quindi ammassata e alcune persone sono decedute nella confusione.

Ben presto, durante l’indagine “non ufficiale” la Dance si accorge di avere a che fare con un serial killer molto particolare, un uomo fissato con il voler ammirare altre persone trasformarsi in bestie impazzite in seguito ai suoi falsi allarmi: nessun locale pubblico della California Centrale sembra essere al sicuro da questa minaccia e per Kathryn, che deve anche riuscire a bilanciare la sua vita privata e pensare alle conseguenze di quel maledetto interrogatorio, l’indagine si presenta molto complicata.

Ormai Jeffery Deaver ha raggiunto una capacità di scrittura tale che, unita alla sua prolificità, è in grado di permettergli di scrivere romanzi di questo tipo con una facilità estrema e senza mai deludere il lettore, aspettatevi quindi la consueta dose di sorprese e svolte impreviste per un romanzo che ha ricevuto il massimo dei voti da buona parte di coloro che lo hanno potuto leggere in anteprima.

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