Un nuovo romanzo – Senza trucco senza inganno (CentoAutori p.256) – si aggiunge alla saga creata da Riccardo Landini che fa felici tutti i lettori che ormai si sentivano già orfani dello stravagante protagonista Brenno Sandrelli.

In Senza trucco senza inganno ritroviamo un Brenno sempre più isolato, rifugiatosi nel suo casolare con la compagnia del cane Straker e con l’unico sollievo rappresentato dal tepore di un cammino accesso e dal vino che serve ad annegare nell’oblio i ricordi più tristi.

Brenno è deciso a dare un taglio a tutte le sue avventure extralavorative che gli hanno lasciato ferite molto più profonde di quelle che nasconde sotto i cerotti delle dita che pure continua a tormentarsi. Ma come già tutti immaginiamo sarà difficile possa tenere fede a questa promessa.

Nel prologo alla storia viene subito descritto un orrendo delitto di cui si macchia un giovane entrato in un locale gay per adescare la vittima. Subito dopo la narrazione si sposta sul protagonista rifugiatosi all’interno del suo casolare di campagna ancora semifatiscente nonostante i tentativi e i tanti soldi spesi in riparazioni. Sandrelli e alle prese con i soliti problemi di emicrania conseguenza di una perenne insonnia quando riceve al visita di una signora che in cambio di una cospicua somma di denaro vuole che ritrovi suo figlio scomparso anni prima. A dar man forte alla madre in un secondo momento c’è anche una altra donna, l’irriverente quanto affascinante Cassandra, un amica di famiglia che finirà per diventare inseparabile compagna d’avventura del nostro.

Dopo più incontri, le insistenze della madre e soprattutto la disastrosa situazione finanziaria in cui versa, hanno la meglio sulle resistenze di Brenno che si lascia convincere e incomincia ad indagare.

Ritrovare Denis, un ragazzo fuggito da una centro di recupero per tossicodipendenti, dall’aspetto ordinario e a distanza di anni, sembra difficile come trovare un ago in un pagliaio, infatti le prime indagini del nostro sembrano portare a un punto morto, ma una rivelazione fatta da Cassandra cambia le carte in tavole.

Seguendo questa pista l’improbabile coppia Brenno-Cassandra finisce per cacciarsi nei guai ma ciò aumenta la complicità fra i due.

Tra mille inganni e altrettanti pericoli che metteranno a repentaglio la sua vita per l’ennesima volta, Brenno darà  dimostrazione di risolutezza e coraggio svelando il mistero dietro l’identità di Denis Forbice.

Con il suo stile diretto e senza mai rinunciare a un ironia pungente ma assai gradevole, (dote spesso sottovalutata) Landini rinnova un appuntamento imperdibile per i lettori ormai affezionati a un personaggio così lontano dagli standard del tradizionale commissario. Con  i suoi tic, la tendenze autolesioniste, l’autoironia e i comportamenti da perfetto misantropo asociale, Brenno riesce comunque ad incontrare le simpatie del pubblico che si immedesima nelle sue sfortunate disavventure amorose o lavorative.

La storia si sviluppa inevitabilmente partendo dal personaggio principale intorno al quale l’autore ha costruito un ambiente perfetto, dal casolare di campagna lontano dai centri abitati alla fitta nebbia che avvolge le strade di un imprecisato luogo della pianura padana, nebbie e cielo plumbeo che si sposano perfettamente con la malinconia che affligge perennemente Brenno e lo tiene lontano dal resto del mondo con il suo caos e la sua socialità.

Non ci resta allora che attendere un nuovo appuntamento sotto forma di romanzo con questo bizzarro detective per leggere di una nuova intrigante avventura dove l’inganno è protagonista e niente e ciò che sembra.

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Senza trucco senza inganno
7 Recensioni
Senza trucco senza inganno
  • Editore: Cento Autori
  • Autore: Riccardo Landini

Articolo protocollato da Salvatore Chianese

Salvatore Chianese è sociologo e vive e lavora a Napoli. Adora la lettura, la musica e il cinema. Sin da bambino è attratto dal mondo del mistero e dell’horror. È cresciuto ascoltando la musica dei Queen, Led Zeppelin, Black Sabbath, Metallica, Iron Maiden, Y.J. Malmsteen… e tutto il rock hard and heavy. Nutre una venerazione per la letteratura horror di Stephen King, e dei maestri E.A. Poe e H.P. Lovecraft. Le letture che hanno segnato la sua esistenza sono Dracula di Bram Stoker, Il fuggiasco di Carlotto e Il conte di Montecristo di Dumas.

Salvatore Chianese ha scritto 41 articoli: