Sara al tramonto di Maurizio De GiovanniEntusiasmante mossa da parte di Rizzoli e Maurizio De Giovanni, che portano nelle librerie italiane, all’interno della collana Nero Rizzoli, Sara al tramonto, nuovo romanzo per l’autore ed esordio di una serie che potrebbe regalarci molte soddisfazioni in futuro.

Sara al tramonto è importante per molte ragioni: da un lato conferma definitivamente e una volta per sempre che passate voci su un eventuale ritiro dalle scene di Maurizio De Giovanni sono ben lontane dall’essere vere.

Dall’altro lato Sara al tramonto ci consegna uno scrittore che non intende sclerotizzarsi sulle sue precedenti invenzioni, rinnova tutto e sceglie un personaggio atipico per il panorama italiano.
E infine è volume che, unito a tanti altri emersi recentemente, conferma un momento di grande forma per il noir e poliziesco italiano, con una esplosione di nuovi titoli da parte di molti autori noti o meno.

L’origine di Sara al tramonto, a leggere interviste rilasciate da De Giovanni, risale all’incontro/visione con una donna, capelli corti e grigi, volto giovanile, seduta in un’auto in sosta vicino al portone di casa dello scrittore. Incontro brevissimo che, dopo la scomparsa della stessa, ha innescato una serie di riflessioni e ha spinto l’autore ad abbandonare altri progetti e dedicarsi alla stesura di questo romanzo.
Andiamo ora a offrire qualche cenno in più sulla trama di Sara al tramonto.

Sara ha abbandonato tutto per amore: marito, figli e in seguito anche il lavoro, tutto per seguire l’unico uomo in grado di farla sentire viva, il suo capo, di venticinque anni più vecchio di lei. E ora che il suo amore è morto e che è morto anche suo figlio lei, capelli grigi ma lineamenti ancora molto giovanili, una bellezza abilmente camuffata nell’anonimato, vuole solo sparire, essere invisibile.

In pensione dopo trent’anni spesi in una Unità dei Servizi la cui principale occupazione erano le intercettazioni non autorizzate, Sara ha 55 anni, molti dei quali passati ad ascoltare le vite degli altri. Rimane ancora adesso la migliore a leggere le labbra, a interpretare gesti e posture delle persone. E il nuovo capo della sua vecchia Unità, una giovane donna che ben conosce le sue abilità, vuole richiamarla in servizio per un incarico particolare, che la porterà a occuparsi del lavoro sporco.

Ad aiutarla troverà quasi per caso Davide Pardo, uno “sbirro stropicciato”, e anche Viola, la moglie di suo figlio deceduto, che sta per renderla nonna. Sara non si fida mai delle verità facili, una attitudine che la porterà lontano, lungo indagini pericolose.

Non possiamo ancora esserne certi, anche perché come è ben comprensibile, molto dipenderà dalle vendite di questo primo volume, ma la sensazione è che torneremo a leggere di Sara e che questo personaggio peculiare sarà protagonista di almeno una trilogia.

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Sara al tramonto (Nero Rizzoli) (Le indagini di Sara Vol. 1)
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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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