Ogni tanto parliamo anche di cinema, qui su ThrillerCafe, soprattutto quando i film sono ispirati a romanzi. Viviana Giorgi ci anticipa oggi un’interessante novità…
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In generale, quando mi piace veramente un romanzo, non so se augurarmi che venga portato sullo schermo, grande o piccolo che sia. Il dubbio che un regista presuntuoso o un produttore con pochi scrupoli me lo rovini mi fa quasi sperare che quel romanzo rimanga così com’è sulla mia libreria. Certo non si augurano così gli autori che vendono i diritti al miglior offerente, e non sempre con la possibilità di intervenire sulla sceneggiatura. Partendo dal presupposto che il plot di un romanzo non potrà mai essere fedelmente trasposto su pellicola (pensate ad Absolute Power – Potere Assoluto – di Baldacci nel pur bel film di Eastwood), bisogna sottolineare come molti siano gli esempi di buoni film tratti dalla letteratura, ma anche come moltissimi siano quelli da pollice verso. Tra le esperienze positive nel thriller, citerei a titolo d’esempio i tre Bourne da Ludlum e la serie dedicata al Jesse Stone di Robert Parker, arrivata al sesto (o settimo?) episodio, assai vicina, anche grazie a Tom Selleck, alle atmosfere e ai personaggi creati da Parker. Ma di Jesse Stone vi parlerò volentieri e più diffusamente un’altra volta. In alcuni rari casi, poi, il film è meglio del romanzo, come testimonia ampiamente Il codice da Vinci di Ron Howard.
Arrivo al dunque. Variety (la bibbia dello show busisness americano) ha diffuso la notizia che i diritti dei romanzi di Andy McNab con protagonista l’ex SAS Nick Stone sono stati acquisiti dalla casa di produzione Hyde Park Entertainment. Tutti e 12 i libri. WOW! Per il momento si sa solo che il primo titolo a venire adattato per lo schermo sarà il terzo della serie, Firewall (2000, Fuoco di copertura, in italiano), che si dà il caso sia anche il primo romanzo di McNab (egli stesso un ex SAS) che la sottoscritta abbia letto. Doppio WOW! Sono una superfanatica di questo autore, e da quando ho appreso la notizia non smetto di chiedermi chi sceglieranno per interpretare Nick Stone (non particolarmente attraente, non apparentemente alpha male, esteriormente dimesso e mooolto tormentato interiormente) e come ridurranno la trama. Ora, se temo che Nick possa assumere l’aspetto dell’ultimo bellone palestrato, sono in parte rassicurata sul versante copione dal fatto che lo stesso McNab sarà sceneggiatore e produttore del film. Che non si intitolerà Firewall, ma Echelon (mah!). Un altro personaggio che amo, Jack Reacher, l’eore vagabondo di Lee CHild, dovrebbe finire presto sullo schermo. In questo caso temo ancora di più, perché il timore che me lo trasformino in un giustiziere della notte privo di qualsiasi spessore umano e d’ironia è grande. Va be’ che nessuno mi ordina poi di andare a vederlo al cinema…
Ecco la trama di Firewall, dalla quarta di copertina di “Fuoco di copertura”.
Helsinki, un gelido dicembre: Nick Stone, ex comandante del SAS e ora agente speciale dell’Intelligence britannica – tanto ‘speciale’ che i suoi capi sono pronti a negarne persino l’esistenza -, ha trovato un ‘lavoretto’ per fare un bel po’ di soldi. Rapire Valentin Lebed, un pezzo enorme della mafia russa, e trasportarlo a San Pietroburgo. Le cose, ovviamente, vanno storte e in breve Nick si trova coinvolto in una partita molto più grossa, giocata dallo stesso Valentin, dai suoi micidiali ‘concorrenti’, dai Servizi americani e inglesi e da quello che resta della potente organizzazione di controspionaggio sovietica… La posta in gioco è altissima: qualcosa in grado di mettere in ginocchio Echelon, il sistema occidentale di intercettazione delle comunicazioni, qualcosa capace di scatenare una guerra… Un tornado di azioni, inseguimenti, intrighi, colpi di scena nel cui epicentro finisce col trovarsi Nick Stone, solo.

Articolo protocollato da Viviana Giorgi

Un tempo andavo soprattutto al cinema. Oggi soprattutto leggo. Solo in inglese, perchè è la lingua degli action thriller, il mio genere. Non sopporto più i vari procedural, né i legal o court thrillers, né le vecchiette inglesi coi loro pizzi. Se l'azione latita, il libro non fa per me. Se non si spara e non ci si prende a botte, il libro non fa per me. Se l'eroe (o l'eroina) non sono sufficientemente tormentati dai fantasmi del loro passato, il libro non fa per me. I miei autori preferiti (al momento) sono Lee Child, Andy McNab e Robert Crais. Sono entrata in questo Café per scroccare una birra al barman. Era buona, quindi ci sono tornata. Anche per aiutarlo a farne il thriller joint più noto del web. Sono presuntuosa, giornalista e tifo Milan.

Viviana Giorgi ha scritto 13 articoli: