Un'ombra - Emanuele Gagliardi
Giovane Holden Edizioni
Roma, 16 marzo 1978, ore 9.02: in Via Mario Fani, quartiere Trionfale, la Fiat 130 dell'onorevole Aldo Moro e l’Alfetta di scorta vengono bloccate all'incrocio con Via Stresa da un commando delle Brigate Rosse. Nel giro di pochi secondi una pioggia di fuoco massacra i cinque uomini della scorta e il presidente della Democrazia Cristiana viene sequestrato…
Come milioni di italiani, Valerio Lo Savio, tecnico di laboratorio presso la Facoltà di Fisica all’Università La Sapienza, segue gli sviluppi del rapimento Moro. Ma il suo vero dramma è la propria esistenza irrisolta: ha 43 anni, vive con la madre ed è innamorato della studentessa Valeria Felici che ha venti anni meno di lui. Le scrive lettere, le telefona a casa, e lei lo ascolta, non lo respinge come hanno fatto tutte le donne per le quali ha avuto qualche interesse. Lo Savio fraintende. Si convince di piacere a Valeria. Ma non è mai stato con una donna, la sua attività sessuale è ferma all’onanismo… Il giorno in cui le forze dell’ordine cercano Moro sotto la superficie ghiacciata del lago della Duchessa, Lo Savio decide di “diventare uomo”: vuol farsi iniziare da una prostituta. Decisione che, dopo un’imbarazzante defaillance, si trasforma nell’ennesima mortificazione a cui reagisce rifugiandosi ancora nell’autoerotismo ed infliggendo segrete torture ad un pulcino.
Il 20 aprile Valeria Felici viene trovata morta in un laboratorio della facoltà di Fisica. Nella mano destra stringe una medaglietta d’oro con l’effige della Madonna di Pompei e sul rovescio una data di nascita incisa: 26-2-1935. La data di nascita di Valerio. Il tecnico ammette che la medaglietta è sua e spiega di averla data a Valeria, che eseguiva lavori di piccola oreficeria, la mattina del 19 aprile. Ma allora perché la ragazza, uccisa di sera, l’aveva in mano mentre moriva? Tanti gli indizi contro Lo Savio, ma pure tanti dettagli che non tornano. I superiori del commissario Soccodato che conduce l’inchiesta, però, non vanno per il sottile: da più di un mese si cerca Moro senza risultato, le BR impongono ultimatum. La polizia deve riscattare gli smacchi con qualche successo in altre indagini…
Pochi giorni prima del ritrovamento di Moro assassinato, Valerio Lo Savio viene arrestato con l’accusa di omicidio. A luglio del 1979 viene condannato definitivamente a 30 anni di reclusione. L’anno seguente, dopo essere stato vittima di ripetuti soprusi da parte di altri detenuti, viene collocato in una cella di isolamento. Il 2 ottobre 1983, domenica con temperatura ferragostana, un secondino lo trova impiccato nella sua cella. E si riapre il caso…
Compra una copia su:
Amazon
Giovane Holden Edizioni