Penelope Poirot e l'ora blu di Becky SharpMarcos y Marcos ha recentemente dato alle stampe, nella sua collana Gli alianti, Penelope Poirot e l’ora blu, terzo romanzo che Becky Sharp ha dedicato alla sua creazione letteraria, la pronipote dell’arcinoto Hercule Poirot.

Una eredità assai ingombrante, questa, che fiaccherebbe le velleità da investigatrice di qualsiasi altro personaggio: non certo una tipa come Penelope Poirot.
Petulante, quasi boriosa e molto sicura di sé, ironica, un po’ stramba, curiosa, molto critica e convinta che si debba vivere ogni minuto della propria vita in modo artistico, Penelope è una invenzione letteraria che ci regala momenti di sollievo e distrazione dall’orda immane, dalla legione di commissari e investigatori con enormi problemi, grandi traumi e perennemente in lotta, oltre che contro il crimine, anche contro se stessi.

Inutile spendere troppe parole su Becky Sharp: è uno pseudonimo di un’autrice e possiamo ripetervi quel poco che sappiamo di lei, riportandovi qualche frase biografica dal sito della casa editrice.
Classe 1964, “se le chiedi cosa fa, Becky Sharp ti dirà di essere un’avventuriera della parola scritta e vanterà le sue prodezze da redattrice, copy e traduttrice. Millanterà nobili natali nel regno della filosofia e della critica letteraria. Non paga, insinuerà di essere scrittrice, misteriosa e altresì tradotta oltralpe. In realtà si sospetta che si dedichi ad attività sedentarie e che nei libri, soprattutto, si nasconda”.

C’è da ammettere che se si nasconde, sa farlo molto bene, perché Penelope Poirot e l’ora blu, come i suoi due predecessori, è un mystery di stampo classico che funziona su meccanismi oliati, vuoi per i personaggi, vuoi per l’ambiente ben raccolto e chiuso, vuoi per l’abbondante dose di ironia che condisce e alleggerisce il tutto.

Per fortuna la nostra Penelope avrà come al solito al suo fianco la segretaria, Velma: goffa e, a suo modo di vedere, anarchica, è una fida spalla come nella migliore tradizione di questo genere letterario.
Ma in Penelope Poirot e l’ora blu anche Velma si troverà alle prese con una condizione e un ruolo diversi dal solito, visto che l’indagine avverrà in un luogo importante della sua infanzia, dove ancora si annidano pericoli, rischi, entusiasmi imprevisti e memorie sepolte.

La serie dedicata a questo personaggio sta procedendo al ritmo di un volume all’anno. Prima di Penelope Poirot e l’ora blu, Marcos y Marcos ha pubblicato Penelope Poirot fa la cosa giusta nel 2016 e Penelope Poirot e il male inglese nel 2017.

La ricca e temuta Edelweiss Gastaldi, una nota appassionata e studiosa di fiabe e folklore, ha organizzato nella sua villa a Corterossa, fra Piemonte e Liguria, un convegno dedicato alla sua materia di studio. Convegno al quale, grazie all’invito del filologo Francis Travers, che è qualcosa di più di un amico, partecipa anche Penelope Poirot insieme alla sua segretaria, Velma Hamilton.

Per Velma l’occasione è molto particolare: ha trascorso la sua infanzia in quei luoghi, ed è quindi un tuffo nel passato. Suo nonno, che le ha ispirato l’amore per l’anarchia, era molto conosciuto e lei conserva ancora un’amica d’infanzia, Sveva, che ora è governante proprio per Edelweiss Gastaldi.

Fra punzecchiature e frecciatine di vari esponenti in ambito accademico, professori ed esperti, la giornata scorre più o meno tranquilla fino al picnic che dovrebbe segnare l’inizio del convegno, in occasione del quale Bebe Massone, marito della padrona di casa, muore avvelenato.

Massone era una persona orribile e detestata da molti e l’ormai vedova è ben consapevole di questo fatto, ma vuole comunque scoprire l’identità dell’assassino perché il morto, per quanto odioso, era comunque suo marito. Affida quindi l’incarico a Penelope Poirot, che questa volta potrà contare un po’ meno sull’aiuto della segretaria, in quanto anche Velma ha qualche segreto nascosto nel passato, e Penelope sospetterà quindi di chiunque, nessuno escluso…

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Penelope Poirot e l'ora blu
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Penelope Poirot e l'ora blu
  • Sharp, Becky (Autore)

Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

Simone Della Roggia ha scritto 177 articoli: