Negli occhi di chi guarda di Marco MalvaldiCon Negli occhi di chi guarda Sellerio rende sempre più corposa la sezione del catalogo riguardante Marco Malvaldi e ci offre una interessante alternativa rispetto al ben noto ciclo del Bar Lume.
Alternativa che però, con la serie più famosa condivide due tratti fondamentali, dei quali uno ovviamente è la componente gialla, con tanto di omicidio e risoluzione del caso.

L’altro elemento in comune lo ha sottolineato Antonio D’Orrico su Sette – Corriere della Sera: “Marco Malvaldi è lo scrittore più divertente che c’è oggi in Italia”.
Ora, non so se sia vero per quanto riguarda l’intera produzione narrativa in Italia, ma se si parla di gialli sono completamente d’accordo, Marco Malvaldi spicca nel delicato mestiere di mischiare comico e crimine.

Lo fa insieme a Francesco Recami, ma sono due tipi di risata diversa: più leggera e garbata quella del pisano, più feroce, spietata e condita d’ironia quella del fiorentino. Entrambi comunque toscani, entrambi pubblicati da Sellerio.

Con Negli occhi di chi guarda Marco Malvaldi azzecca già la situazione di partenza: un magnifico podere nella campagna toscana, due gemelli intorno ai sessant’anni che vivono insieme ma non potrebbero essere più diversi l’un dall’altro, un maggiordomo che è stato in manicomio e dei problemi di soldi.
Con questi chimici a disposizione Malvaldi, che di chimica se ne intende, riesce a catalizzare una gran bella reazione.
Andiamo a scoprire qualche particolare della trama di Negli occhi di chi guarda.

Alberto e Zeno Cavalcanti sono due fratelli gemelli, ormai sessantenni, che hanno sempre vissuto nello splendido podere di famiglia, immerso nella natura toscana. Diversa però la storia personale dei due: Alberto ha un passato da broker fallito e un presente di ben pochi soldi a disposizione, con il patrimonio dissolto in vari investimenti finiti male. Zeno è invece di carattere più tranquillo, meno avventuroso e meno interessato al denaro. Colleziona arte e vive con il suo maggiordomo, Raimondo, un uomo anziano che è stato in alcuni istituti psichiatrici in gioventù e che ha ora trovato in Zeno un amico oltre che un datore di lavoro.

Fra i due gemelli c’è però una questione che deve essere risolta: l’eventuale vendita del podere. Alberto, in bolletta e sempre in cerca di soldi, è a favore, mentre Zeno non vuole spostarsi. I due si mettono d’accordo su un metodo ben strano, seppur non privo di una certa logica, per decidere il destino del podere. Bisogna scoprire chi dei due vivrà più a lungo, così da seguire la decisione del più longevo e risolvere una volta per tutte il dissidio.

Ma mentre sono impegnati a scoprire chi vivrà più a lungo o, per dirla in altro modo, chi morirà prima, accade un incidente che complica tutta la situazione: una notte un incendio mette in allarme il podere e, quando vengono spente le fiamme, fra la vegetazione bruciata c’è il cadavere di Raimondo.
I sospetti si concentrano inizialmente su Alberto, ma la possibile esistenza di un quadro originale di Ligabue rende più difficile la soluzione, e una nuova morte porterà infine alla verità…

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Negli occhi di chi guarda
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Negli occhi di chi guarda
  • Malvaldi, Marco (Autore)

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: