Mio caro serial killer di Alicia Giménez-BartlettSellerio torna a pubblicare l’ottima Alicia Giménez-Bartlett con il suo romanzo più recente, Mio caro serial killer, che si propone fin dalle prime pagine come uno dei titoli più politici e in grado di riflettere sul contemporaneo per quanto riguarda la produzione dell’autrice castigliana.

Mio caro serial killer è uscito in lingua originale nel 2017 con il titolo di Mi querido asesino en serie, è il decimo titolo della serie dedicata all’ispettrice Petra Delicado e arriva in Italia con la traduzione di Maria Nicola.

L’intera serie dedicata a questa protagonista e, più in generale, tutta la produzione letteraria di Alicia Giménez-Bartlett è attraversata da riflessioni e spunti riguardanti la sfera politica e sociale, ma in occasione di Mio caro serial killer il tema è particolarmente importante: si parla infatti di femminicidio.

Le statistiche riguardanti il femminicidio sono particolarmente preoccupanti in molte nazioni, compresa l’Italia, e non è semplice anche solo cominciare a pensare a qualche tipo di soluzione, che dovrebbe comunque partire da un cambiamento culturale e necessiterà quindi di decenni.
Cerchiamo di capire come Alicia Giménez-Bartlett affronta questa problematica, andando a leggere la trama di Mio caro serial killer.

L’omicidio “mostruoso e miserabile” del quale deve occuparsi Petra Delicado arriva nel momento peggiore possibile, vuoi per la natura del crimine, che la colpisce in modo particolare in quanto donna, vuoi per il fatto che l’ispettrice sta attraversando un periodo di crisi e sente improvvisamente tutto il peso degli anni.

Il delitto è particolarmente atroce: l’assassino si è accanito su una signora sola, mai sposata, con un lavoro e una vita normali e privi di scossoni. Dopo aver martoriato il cadavere, l’omicida ha lasciato un messaggio di passione e dalle indagini sembra che recentemente nella vita della “zitella”, come la chiamano i colleghi (facendo arrabbiare Petra), fosse spuntato un amore, che si è infine trasformato in feroce odio.

E non si tratta di un caso isolato, visto che poco dopo muoiono altre donne, uccise dalla stessa persona, con lo stesso metodo, un uomo poco appariscente che riesce a evitare di essere individuato da Petra e dal suo inseparabile vice Fermín Garzón. E proprio a causa dello stallo nelle indagini, alla coppia viene affiancato un ispettore della Polizia autonoma della Catalogna, un giovane che ha metodi completamente diversi, molto moderno e fedele alle procedure, in modo fin troppo rigido.

Delicado e Garzón avvertono anche un certo contrasto dovuto ai diversi patriottismi, ma continuano comunque le indagini e si avventurano nello strano mondo delle agenzie per cuori solitari, cercando di ottenere finalmente un po’ di vantaggio su uno dei serial killer più disumani incontrati negli ultimi tempi.

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Mio caro serial killer (Petra Delicado Vol. 11)
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Mio caro serial killer (Petra Delicado Vol. 11)
  • Giménez-Bartlett, Alicia (Autore)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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