E’ uscito da qualche settimana per Rizzoli L’uomo che odiava Sherlock Holmes, romanzo di Graham Moore edito da Rizzoli.
Considerato uno dei più grandi esperti al mondo dell’opera di Sir Arthur Conan Doyle, il giovane Graham Moore ridà spazio al personaggio più emblematico del giallo, quello Sherlock Holmes a proposito del quale T.S. Elliot ebbe a dire, nel 1929: “Forse il più grande dei misteri di Sherlock Holmes è questo: quando parliamo di lui invariabilmente cadiamo nel fantasticare della sua esistenza”.
Il suo romanzo prende le mosse dal dicembre 1893, quando stanco del suo scomodo personaggio, Doyle decise di farlo morire, tra l’indignazione dei suoi lettori.
Otto anni di buio fino al 1901, quando di colpo Holmes risorge. Otto anni durante i quali Doyle tenne dei dettagliati diari, uno dei quali scomparve e non venne più trovato.
O forse sì?
Si arriva ai giorni nostri nella annuale cena degli Irregolari di Baker Street, lo studioso Alex Cale annuncia di essere in possesso del diario scomparso di Conan Doyle e che ne avrebbe dato lettura il giorno dopo. Ma il mattino successivo Cale viene trovato ucciso nella sua camera d’albergo e sulla parete campeggia la parola “Elementare”.
A questo punto un pronipote di Doyle assume allora Harold White affinché indaghi sul delitto e ritrovi il diario.
Un’indagine che rimbalza dalla New York di oggi alla Londra di fine ottocento dove Conan Doyle indaga su una serie di delitti aiutato dal suo amico Bram Stoker…

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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