L'ultima notte di Aurora - Barbara BaraldiDopo Aurora nel buio e Osservatore oscuro è appena uscito, pubblicato sempre da Giunti Editore, L’ultima notte di Aurora di Barbara Baraldi, terzo capitolo della serie di Aurora Scalviati, la profiler del buio. Lo recensiamo oggi al Thriller Café.

“Credi che si possa mai uscire dal buio? Che si possano superare esperienze così terribili da cancellare ogni altra cosa?”

Queste due domande profonde e inquietanti sono il punto di partenza di un affascinante thriller introspettivo in cui l’autrice ci accompagna nella profondità della coscienza umana e sono anche le due domande che una giovane donna pone al vice ispettore Aurora Scalviati – nel corso di una conferenza sul disturbo da stress post-traumatico – prima di gettarsi dalla Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio a Bologna. Il caso viene archiviato rapidamente come suicidio mentre la nostra protagonista è chiamata a investigare sulla morte di un uomo dal viso brutalmente sfigurato, ritrovato su una secca in riva al Po: unico indizio la foto di una bambina conservata nel portafoglio come uno strano trofeo.

È l’inizio della caccia a un serial killer inafferrabile come il Grigione, “babau” di una leggenda popolare, che strappa il volto delle sue vittime dopo aver danzato con le loro paure. Aurora sente il bisogno di ricomporre la sua vecchia squadra, i Reietti, ma quando incontra la resistenza di Bruno e Silvia e l’incertezza di Tom, si affida all’enigmatico Curzi, ex neurochirurgo luminare nel suo campo, che pur rinchiuso nell’isolamento di una struttura psichiatrica sembra conoscere la verità.

La vicenda principale che seguiamo in questo thriller mirabilmente concepito è quella dell’omicidio dell’uomo, ma la nostra profiler, caparbia e intuitiva, ossessionata dalle parole della giovane suicida e dal senso di colpa per non averla potuta salvare, farà di tutto per capire cosa si nasconde dietro quell’atto disperato e definitivo perché le ferite dell’anima sono le più difficili da risanare e Aurora lo sa fin troppo bene.

La trama è complessa e articolata, avvincente, un meccanismo perfetto che cattura il lettore e lo immerge in atmosfere misteriose e oscure alle quali si ha voglia di rimanere incollati. Brillante nella caratterizzazione dei personaggi, come già dimostrato nei due precedenti capitoli, Barbara Baraldi scende ancora più in profondità nella psiche umana attraverso “ciò che definisce l’uomo più del suo riflesso allo specchio”, ovvero la coscienza.

Attenta e sensibile anche in questo libro nel parlare del disagio psicologico, del buio della mente e del disturbo bipolare, l’autrice dà voce a condizioni psichiche che sono tuttora marchiate dalla società e che suscitano sospetto, paura e rifiuto.

Il risultato è un romanzo in perfetto equilibrio tra l’azione dal ritmo energico in cui la scrittrice è bravissima a depistare e confondere le acque, e il forte impatto emotivo che ci permette di entrare nell’io più intimo dei protagonisti, nei loro segreti, nei pensieri più nascosti. Un libro nel quale, ancora e con forza, emerge lei, Aurora, segnata ma non doma, stanca ma non vinta, tanto fragile quanto coraggiosa: una donna unica e imperfetta, umana, che scioglierà i nodi della vicenda guidandoci verso un finale imprevedibile e commovente.

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L'ultima notte di Aurora
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L'ultima notte di Aurora
  • Baraldi, Barbara (Autore)

Articolo protocollato da Francesca Mancini

Lettrice appassionata di gialli, thriller e noir da sempre, amo molto anche le serie TV dello stesso genere e di scienza di confine. Ho una passione sfrenata anche per la musica anni ’80, il buon vino, il mare, la famiglia, gli amici veri e la comunicazione non verbale.

Francesca Mancini ha scritto 75 articoli: