L'incubo di LeonardoCome i precedenti La mossa dell’alfiere e La dama di Leonardo, anche il nuovo romanzo di Diane Stuckart, L’incubo di Leonardo, esce per Nord. Su Thriller Café ne potete leggere oggi l’incipit, oltre alla trama. Il libro comincia così:

Ducato di Milano, primavera 1484

Due vivaci occhi castani sbrirciarono da sopra il mio taccuino, e quella vista inaspettata mi distrasse dal ritratto a cui stavo lavorando. Non mi aspettavo compagnia. In effetti, mi ero scelta un posticino appartato in cui lavorare indisturbata, una porzione di prato assolata in un angolo remoto della grande fortezza dimora di Ludovico Sforza, duca di Milano dal pugno di ferro. Accanto a un muretto di pietra, lontano dal tramestio delle piazze d’armi e delle corti lastricate, e dall’edificio principale del castello, avevo creduto di trovare un po’ di solitudine.
Ma, a quanto pareva, mi ero sbagliata.
Rivolsi un’occhiata arcigna all’intruso, cercando scoraggiare ulteriori interruzioni; ma lui, imperterrito, sgranò i dolci occhioni color cannella per intenerirmi. Provai a ignorarlo, ma per tutta risposta tirò su col naso. Alla fine, come indubbiamente aveva previsto, non riuscii a resistere alle sue suppliche sfacciate; da severa, la mia espressione si fece più accomodante, mentre richiudevo il taccuino infilandovi il gessetto nero per tenere il segno…

Questa la prima pagina del libro; in sintesi, la trama invece è questa:

Milano, 1484. Nuvole di tempesta si addensano sui domini di Ludovico il Moro, minacciati dall’ambizioso duca di Pontalba. Tutte le speranze del signore di Milano sono riposte nel suo ingegnere di corte, Leonardo da Vinci, che sta mettendo a punto un’arma rivoluzionaria: una macchina volante. Ma i lavori s’interrompono bruscamente quando, nei giardini del Castello Sforzesco, viene ritrovato il cadavere del capo degli apprendisti con accanto alcuni disegni preparatori del prototipo. Il ragazzo aveva deciso di tradire il Moro e di vendere il progetto al nemico? Oppure si è sacrificato per proteggere quelle carte cosi preziose? Destreggiandosi da par suo tra i sospetti e i rancori che turbano la corte, Leonardo chiede aiuto al suo più fidato assistente, Dino, che però è costretto a muoversi con estrema cautela. Il falegname incaricato della costruzione della macchina volante è infatti suo padre, il quale ha subito riconosciuto in lui la figlia Delfina, scappata di casa un anno prima: se l’uomo rivelasse l’inganno, spezzerebbe per sempre il sogno della giovane di diventare pittrice. Divisa tra la necessità di proteggere il proprio segreto e l’obbedienza dovuta a Leonardo, Delfina dovrà attingere alle proprie riserve di coraggio e di astuzia per squarciare la fitta rete di misteri e tradimenti: in pericolo, non c’è soltanto il suo futuro, ma anche la vita del Maestro…

Avete letto qualcuno dei romanzi della Stuckart? Che ne pensate?

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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