L'esecutore - Lars KeplerRecensiamo oggi su Thriller Café L’esecutore, secondo romanzo di Lars Kepler, pseudonimo della coppia composta da Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, già autori del best seller L’ipnotista.

Titolo: L’esecutore
Autore: Lars Kepler
Editore: Longanesi
Traduttore: A. Bassini, M. Corbetta, B. Fagnoni
Anno: 2010

Trama in sintesi:
Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. È stato in ogni vicolo, viale e piazza. Ma Joona Linna non è mai stato in quell’appartamento elegante e lussuoso da cui proviene quella musica struggente e rarefatta, un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell’appartamento: è l’unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L’uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell’aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l’ha chiamato sulla scena del delitto: c’è qualcosa di inspiegabile. Il cadavere sembra fluttuare nel nulla. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri. Quello che Joona Linna non sa è che anche i desideri più ambiziosi, anche i sogni più sfrenati possono realizzarsi. Quello che Joona Linna non sa è che la paura può trasformare qualunque sogno in un orribile incubo. Quello che l’ispettore Joona Linna non sa è che dai nostri incubi peggiori non ci può sottrarre nemmeno la morte.

Molto atteso da quanti avevano apprezzato il ritmo elevato de L’ipnotista, questo nuovo romanzo di Kepler si fa apprezzare come il precedente per la sua capacità di tenere alta la tensione. Anzi, a mio modo di vedere rispetto al primo volume con protagonista Joona Linna, L’esecutore non soffre di cali di suspense dovuti a flashback troppo lunghi e il flusso narrativo resta sempre incalzante. Gioca a favore della godibilità del libro anche la buona caratterizzazione dell’ispettore Linna, tanto abile e intuitivo deduttore quanto sorprendente uomo d’azione. La sua nemesi è anche questa volta un personaggio letale, ma forse proprio l’estrema pericolosità dell’Esecutore è il piccolo neo che si può trovare al romanzo: può un professionista così in gamba avere tante difficoltà a uccidere una vittima predesignata pressoché indifesa? Insomma, il lungo inseguimento se da un lato è ricco di pathos e adrenalina, dall’altro sembra leggermente poco credibile o tirato un po’ per le lunghe, ma resta impressa nel DNA di Kepler la capacità di tenere incollato il lettore alla vicenda. Potrà non essere un romanzo memorabile, ma L’esecutore rimane comunque un buon page turner secondo me: una lettura consigliata soprattutto a chi ama l’azione più che il thriller psicologico e che nonostante le quasi 600 pagine scivola via con rapidità e piacevolezza, anche quando l’identità dell’antagonista è acclarata e resta “solo” da beccarlo.
Se vi piace il ritmo, insomma, questo libro potrebbe fare per voi.

Per L’esecutore è stato realizzato anche un accattivante booktrailer.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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