Una ragione per morireS’intitola Una ragione per morire il nuovo romanzo di Lee Child in uscita per Longanesi: un’opera che da fan di Jack Reacher (qui approfondimento sul personaggio) aspettavamo anche noi del Thriller Café, e che chiaramente non possiamo mancare di segnalare.
Quindicesimo volume con protagonista l’ex ufficiale della polizia militare statunitense, Una ragione per morire (Worth dying for, il titolo originale) è uscito in America nel 2010 e arriva qui da noi a distanza di un anno dalla pubblicazione del precedente L’ora decisiva. Nel mezzo, ovviamente, c’è stata la riedizione di La prova decisiva, complice l’uscita del film imperniato su Reacher e interpretato da Tom Cruise, e la pubblicazione in digitale del romanzetto breve Identità sconosciuta.
Oggi lo recensiamo per voi.

Titolo: Una ragione per morire
Editore: Longanesi
Autore: Lee Child
Traduttore: Adria Tissoni
Anno: 2013

Che cosa voglia fare in Virginia Reacher non è dato saperlo. Ma il luogo rimane la meta del lungo viaggio che l’ex militare si appresta a compiere dopo aver lasciato nella precedente avventura il South Dakota ne ‘L’ora decisiva‘. In ‘Una ragione per morire‘, sempre edito da Longanesi che si è aggiudicata la pubblicazione italiana di uno degli autori più venduti degli USA, ritroviamo l’ex militare non al massimo della sua forma fisica. Jack accusa infatti, ancora i postumi di un incontro diretto con la morte. Il risultato, lesioni ai muscoli delle spalle e delle braccia che gli impediscono di sfruttare al meglio la sua fisicità. Jack non è capace di farsi gli affari propri e pur avendo sempre una meta, si lascia distrarre da ciò che incontra sul suo cammino. Così quando si trova al bancone di un motel del Nebraska e si rende conto che un medico sbronzo deve raggiungere una donna ferita, non può restare indifferente e decide di accompagnarlo. Così il nostro eroe – chiunque vorrebbe avere dalla sua parte Reacher, perché un osso duro è meglio non averlo mai contro – si immischia nella ‘politica’ dei Duncan, la famiglia più potente e più disonesta dell’intero Stato. Sarà che Jack odia vedere le donne vittime, sarà che quelle persone dai caratteri miti e dalle origini umili lo muovono a compassione, fatto sta che presto si metterà sulla strada di Seth, Jacob, Jasper e Jonas Duncan, perché non rappresentano solo la ditta di trasporti che gestisce tutto il commercio della zona, ma i più disonesti e arrivisti di tutta la Contea e la loro fame di potere non va proprio giù a Reacher. C’è qualcosa che quei campi nascondono, quei granai e quelle fattorie celano un segreto molto più grande di quello che un paesaggio così bucolico e spoglio possa riservare. La trama come sempre scorrevole non impressionerà i lettori di Child abituati sempre al meglio. Reacher pur nella sua presunzione data da anni di esercito e di preparazione militare, si dimostra questa volta però più vulnerabile. D’altronde è umano come tutti gli altri, anche se spesso dimostra riflessi pronti, un’astuzia fuori dal comune, un intuito per la maggior parte del tempo vincente, ma non può non soffrire per le botte prese, anche se il più delle volte a uscirne sconfitti sono proprio i suoi avversari. Gli altri, sono solo quelli che decide di risparmiare perché di poco conto, quelli che decide di graziare perché forse possono avere una seconda possibilità per diventare persone migliori. Anche in ‘Una ragione per morire‘ Child ci regala l’ambientazione che più predilige per le sue storie, forse a volte un po’ spartana: Jack infatti, si trova spesso in mezzo a paesaggi desolati, cittadine poco caotiche dove è più facile nascondersi. Motel modesti dove è comune trovare forestieri di passaggio, senza pretese, dove le persone fanno poche domande e se le fanno danno poca importanza alle risposte. Jack in ogni luogo trova chi è più debole e necessita del suo aiuto, d’altronde l’evoluzione predilige il più forte e l’anello debole viene tagliato fuori per non compromettere un equilibrio, per questo l’ex militare vuole rafforzare la catena quando la vede fragile, quando sembra stia per spezzarsi, elargendo consigli, insegnando ad avere coraggio, incoraggiando a sfruttare uno svantaggio. Child è riuscito a creare anche questa volta un vero personaggio, forte ma allo stesso tempo empatico per cui è impossibile non provare simpatia per lui. Una lettura imperdibile per chi segue le gesta del nostro eroe moderno e l’occasione per imparare a conoscere un personaggio davvero fuori dal comune per chi non l’avesse ancora incontrato. State certi però che se vi capitasse di trovare Jack Reacher sul vostro cammino lo riconoscereste subito senza bisogno di tante presentazioni.

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Articolo protocollato da Arianna e Selena Mannella

Arianna e Selena Mannella Collaborano al magazine Albatros per il quale intervistano personaggi del jet set nazionale e internazionale e con Thriller Magazine, nel quale curano la rubrica “Ordinaria Follia”. Sono addette stampa e editor.

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