La Terapia - Fitzek SebastianChi segue le serie tv di Amazon Prime, avrà notato tra i titoli più gettonati di questo periodo La Terapia di Sebastian Fitzek; qui la recensione del libro da cui la serie è tratta. Ripubblicato in Italia sul finire del 2010, La Terapia è l’ideale primo capitolo di una trilogia che comprende i successivi Il ladro di anime e Schegge, tutti editi da Elliot. Il libro era già stato pubblicato in precedenza da Rizzoli, ma ebbe all’epoca un successo minore di quello che avrebbe meritato e solo con l’esplosione dei romanzi successivi Fitzek si è conquistato la meritata fiducia dei lettori. Ve lo recensisco con molto piacere.

Trama di La Terapia

Viktor Larenz è uno psichiatra di Berlino, brillante, ricco e reso per di più celebre dalle sue frequenti apparizioni televisive. La sua vita pero va improvvisamente in frantumi quando la figlia dodicenne Josy, affetta da una malattia sconosciuta, scompare senza lasciare traccia durante una visita nello studio del dottore che l’ha in cura. Viktor la cerca ovunque senza mai rassegnarsi, ma tutto ciò arriva a costargli la carriera e il suo stesso matrimonio.

Quattro anni dopo, Viktor Larenz si è ritirato in un’isola lontano da tutto e da tutti, quando riceve la visita di Anna Spiegel, una scrittrice di libri per bambini che sostiene che i personaggi che crea possano diventare reali. Uno di essi, in particolare, somiglia in modo impressionante alla piccola Josy e forse porta con sé la risposta a ciò che è accaduto alla bimba di Viktor. Ma chi è davvero Anna Spiegel, e perché sua figlia Charlotte ha gli stessi sintomi di Josy e deve sfuggire a un’identica minaccia?

Opinioni

E veniamo al giudizio. Comincio col dire che avendo letto già i libri successivi, il mio feeling riguardo a questo romanzo era un mix di grosse aspettative e paura di non godermelo appieno perché già a conoscenza di cosa accade dopo al protagonista. Se vi trovate nella stessa condizione, vi rassicuro. La terapia, come gli altri due psycho thriller che lo seguono, è un vero e proprio tesissimo rompicapo in puro stile Fitzek e ve lo godrete lo stesso. I due ingredienti della sua formula vincente sono semplici ma efficaci. Il primo, vero cardine del sottogenere creato dallo scrittore tedesco, è la centralità nelle storie della mente umana e della sua labilità. Fitzek ambienta le sue trame prima di tutto nei meandri a volte insondabili del nostro cervello, narra i fatti attraverso una pellicola tremula, che distorce e neanche troppo velatamente. Il lettore *sa* che non può fidarsi del narratore, perché questi filtra gli avvenimenti con la propria visione che non solo è soggettiva ma forse alterata da squilibrio mentale. E la mancanza di certezze rende arduo il compito di individuare indizi e false piste come chi legge di gialli classici è abituato a fare. Si gioca qui con regole diverse, all’insegna non solo del “niente è come sembra”, ma soprattutto del “niente è detto che sia davvero accaduto”.

Il secondo gancio con cui Fitzek arpione il lettore è la capacità di imprimere ritmo agli avvenimenti. Vuoi dimostrare di riuscire a capire dove andrà a parare? Bene, forse puoi farcela se ci ragioni abbastanza, ma devi essere molto bravo a pensare in fretta, perché gli eventi si susseguono rapidi, s’ingarbugliano, si smentiscono di continuo. E spuntarla nella sfida di arguzia quando sei assediato dalla tensione tutto è tranne che semplice, anche per chi dovesse essere un esperto di neuropsichiatria e criminologia.
Il risultato finale, nel caso de La terapia come negli altri, è dunque un romanzo che avvince e inquieta allo stesso tempo. Che si legge di getto, in mezza giornata in piscina come ho fatto io, e che alla fine ti lascia con la sensazione ambigua di non riuscire a capire se siata evasione o intrappolamento quello che hai sperimentato.

A me non resta che consigliarvi di leggere il romanzo (o provare l’audiolibro): sono certo che con Fitzek poi ci flirterete parecchio.

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La terapia: Il multivoice tratto dalla serie Prime Video di Sebastian Fitzek
  • Sebastian Fitzek (Autore) - Marco Mete, Alberto Bognanni, Margherita De Risi (Narratori)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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