La settima notte di Veneruso di Diego LamaCon La settima notte di Veneruso torna su Il Giallo Mondadori uno dei commissari più riusciti e interessanti del recente panorama italiano, creato dalla penna, o meglio, dal programma di videoscrittura di Diego Lama.

Personaggio che ha già portato molta fortuna al suo creatore, se pensiamo che La collera di Napoli, il romanzo che ha inaugurato la serie del commissario Veneruso, ha fruttato a Diego Lama il Premio Tedeschi nel 2015.
Anno particolarmente fortunato, per lo scrittore napoletano, visto che ha incassato anche il Premio Gran Giallo Città di Cattolica per il racconto Tre cose.

Difficile riassumere in poche righe i motivi del successo di questa serie, ma dobbiamo perlomeno segnare due punti di forza evidenti.
Uno è il protagonista che, per usare le parole di Lama, è “grassoccio, pesante, stanco, sudicio, invidioso, maleducato, di cattivo umore, ma assai sensibile e quasi buono”.

L’altro motivo è la città di Napoli, che l’autore ha deciso di “fotografare” nel 1884 e dintorni circa, anni particolarmente pesanti per il capoluogo partenopeo, attraversato da un’onda epidemica di colera che, proveniente dal Settentrione, trovò condizioni particolarmente favorevoli nella regione.

Il colera colpì Napoli durante l’estate del 1884 e continuò a imperversare, con varie altre fasi più o meno acute, fino al 1887. Quando si esaurì, il conteggio delle vittime fu devastante, con oltre diecimila morti fra la città e la provincia.

Come se non bastasse la scelta molto particolare e azzeccata del periodo storico, dobbiamo tenere conto che Diego Lama è un architetto e, fra l’altro, ha all’attivo incarichi di editorialista per l’architettura e l’urbanistica della Campania su Corriere della Sera e Corriere del Mezzogiorno, e dal 2013 è direttore responsabile della rivista di architettura e arredamento Arkeda.
La sua Napoli “di fantasia” gode quindi di un elevato livello di lettura e comprensione del territorio da parte dell’autore, che si riflette ovviamente sulla narrativa e sul modo in cui riesce a rendere ben reale, viva e vivace la città nella quale è nato.

Su questo paesaggio si aggira e indaga Veneruso, commissario capo della polizia del Regno, che ne La collera di Napoli avevamo visto alle prese con una atroce serie di omicidi di alcune giovani orfane, ritrovate mutilate su una spiaggia.

Nel romanzo seguente, Sceneggiata di morte, avevamo trovato un Diego Lama ancora più in controllo di stile e contenuto e in grado di “mirare” ancora più in alto.
Citando ancora le sue parole, “Sceneggiata di morte è una parodia in chiave noir che ripropone, stravolgendoli, personaggi e ambientazioni tratti dalla commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo.
Mentre l’originale si svolge negli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale, i fatti di Sceneggiata di morte si svolgono circa mezzo secolo prima.”

Ma, come vedrete ne La settima notte di Veneruso, Lama è a suo agio anche negli scatti brevi, nella forma racconto, come appunto attestato dal già citato Premio Gran Giallo Città di Cattolica per Tre cose, che è uno dei sette racconti raccolti in questo volume.

Difficile quindi fornirvi una trama de La settima notte di Veneruso, visto che si compone di brevi opere indipendenti l’una dall’altra.
Quel che però possiamo anticiparvi è che si tratta di una raccolta di racconti in occasione dei quali Veneruso dovrà risolvere sette casi in sette giorni, dal lunedì alla domenica.

Si passa dalla scienziata che forse è stata uccisa dalla sua domestica a una ex prostituta che viene rivenuta cadavere, avvelenata nella magione di un conte. E ancora un marinaio scuoiato, un anziano avvocato fatto fuori a coltellate nella casa nella quale viveva con tre sorelle, per arrivare a uno scrittore strangolato in una casa d’appuntamenti.

Quelli de La settima notte di Veneruso sono racconti apparsi per la maggior parte in precedenza in appendice a vari volumi de Il Giallo Mondadori: trovarli finalmente raccolti in ordine e cura permetterà ai fan del personaggio di aggiungere un prezioso tassello al puzzle Veneruso.

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Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

Simone Della Roggia ha scritto 177 articoli: